21 marzo 2025
Aggiornato 12:30
Tatuaggi al grafene

Sei in buona salute? Te lo dice il tatuaggio al grafene

I nuovi tatuaggi al grafene sono super affidabili, si applicano in pochi minuti, e possono rilevare moltissimi parametri vitali. Ecco come funzionano

Tatuaggi al grafene
Tatuaggi al grafene Foto: Shutterstock

I tatuaggi non hanno età. Checché se ne dica, infatti, non si tratta affatto di un’invenzione degli ultimi anni. L’essere umano ha sempre sfruttato questa forma d’arte per esprimere o sottolineare alcuni trattati caratteriali, l’amore verso un credo o, più semplicemente, a scopo estetico. Ma ora – grazie alla scienza – arrivano dei tatuaggi completamente differenti: quelli al grafene. E il loro scopo non è prettamente artistico, bensì salutare. Ecco la scoperta di alcuni scienziati statunitensi.

Non solo per bellezza
La differenza tra i tatuaggi di ieri e quelli di oggi è che questi ultimi non sono solo belli da vedere ma sono estremamente utili per la nostra salute. A metterli a punto sono stati alcuni ricercatori dell’Università di Austin, che sono riusciti a fare in modo che tali raffigurazioni possano tenere il monitoraggio di alcuni, importantissimi, parametri vitali.

Un vero e proprio dispositivo elettronico
Il tatuaggio al grafene è, in realtà, un dispositivo elettronico indossabile utile per controllare il nostro stato di salute, ottima soluzione anche per gli sportivi. Esso, infatti, rileva la frequenza cardiaca e la bioimpedenza – ovvero la risposta del corpo a un determinato flusso di corrente elettrica. I vari studi condotti dagli studiosi americani hanno dimostrato che i dispositivi al grafene possono essere adoperati per misurare la temperatura corporea e l’idratazione della pelle. Ma anche fungere da elettromiogramma, elettroencefalogramma ed elettrocardiogramma. Secondo i risultati dello studio, pubblicati su ACS Nano, questo strumento offre risultati più precisi rispetto ai metodi tradizionali.

Perché sono migliori di altri?
L’utilizzo dei tatuaggi al grafene ultrasottili è un’invenzione che cambierà il modo di concepire i sensori perché le sue prestazioni sono decisamente migliori rispetto ai sensori realizzati con elettrodi rigidi. È il caso delle classiche bande legate al polso e al petto. Possono essere anche un’eccellente alternativa ai sensori medici esistenti che, per funzionare, devono per forza avere a disposizione dell’apposito gel che permetta agli elettrodi di funzionare.

Come vengono realizzati i tatuaggi al grafene
I tatuaggi al grafene vengono realizzati grazie a questo materiale ricoperto da uno strato di polimero trasparente chiamato metile metacrilato o PMMA. Entrambi gli strati, al momento della fabbricazione, vengono trasferiti su un pezzo di carta comune del tatuaggio. Per attivarlo ci si avvale di diversi nastri di serpentine che formano i vari sensori. Si ottiene così un tatuaggio, appena visibile, dello spessore di 460 nm.

Come funziona il tatuaggio al grafene?
«Il tatuaggio al grafene è un sensore fisiologico asciutto che, a causa della sua conformazione sottile, forma un contatto ultra-uniforme alla pelle, con conseguente maggiore fedeltà del segnale. Questo produce una minore suscettibilità agli artefatti di movimento, uno dei maggiori inconvenienti dei sensori e degli elettrodi asciutti convenzionali per le misurazioni fisiologiche», ha spiegato Shideh Kabiri Ameri dell'Università del Texas a Austin al quotidiano Phys.org.

Come si applica il tatuaggio al grafene
Si applica più o meno come i tatuaggi che utilizzavamo quando eravamo piccoli. Una volta pronto, infatti, può essere trasferito sulla parte del corpo desiderata in maniera tale che il lato del grafene sia a contatto con la pelle. Si attacca, semplicemente, bagnando di acqua il retro del tatuaggio.

Quanto dura?
Proprio come i tatuaggi che facevamo da piccoli, anche quello al grafene dura poco tempo. Mediamente due o tre giorni. Ma si può anche scegliere di eliminarlo prima staccandolo con un nastro adesivo.

Un mondo completamente nuovo
Con la scoperta dei ricercatori di Austin, si apre un mondo completamente nuovo che spalanca le frontiere alla medicina innovativa. «I tatuaggi elettronici al graphene sono più promettenti per le potenziali applicazioni in assistenza sanitaria mobile, tecnologie assistite e interfacce di macchine umane. Nell'ambito delle interfacce della macchina umana, i segnali elettrofisiologici registrati dal cervello e dai muscoli possono essere classificati e assegnati per un'azione specifica in una macchina. Questa area di ricerca può avere applicazioni per internet, case intelligenti e città, interazione tra computer umani, le sedia a rotelle intelligenti, la tecnologia di assistenza vocale, il monitoraggio della guida distratta e il controllo del robot umano. Recentemente abbiamo dimostrato l'applicazione di tatuaggi di grafene per il rilevamento di segnali umani al fine di controllare in modo wireless gli oggetti volanti», conclude Kabiri Ameri durante un’intervista a Phys.org. Per avere un’idea pratica del loro funzionamento, potete guardare questo video.