23 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Nuove possibili cure per il cancro

Sorpresa! Il virus Zika potrebbe curare i tumori al cervello

Gli scienziati del Cancer Research UK testano il virus Zika sui tumori cerebrali. Da questo studio potrebbero aprirsi nuove vie di cura del glioblastoma, un tumore difficile da curare e con una bassa sopravvivenza dei pazienti

Dal virus zika una possibile arma contro il tumore al cervello
Dal virus zika una possibile arma contro il tumore al cervello Foto: Shutterstock

REGNO UNITO – non tutti i mali vengono per nuocere, si usa dire. E questo potrebbe essere il caso del virus Zika, che attaccando il cervello in via di sviluppo, se correttamente indirizzato attaccherebbe allo stesso modo le cellule cancerose in sviluppo, lasciando intatte quelle sane.

Uno studio rivoluzionario
Sarà uno studio rivoluzionario quello dei ricercatori britannici. Il loro intento è quello di sfruttare il virus Zika per combattere il glioblastoma, uno dei tumori al cervello più comuni e aggressivi e che fa sopravvivere meno del 5% dei pazienti dopo i cinque anni. Gli scienziati testeranno gli effetti del virus Zika sia su cellule tumorali in laboratorio che su modello animale.

Attraversare la barriera
Uno dei ‘vantaggi’ dall’utilizzo del virus Zika è che questo, a differenza dei trattamenti esistenti, può attraversare la barriera emato-encefalica*. Gli attuali farmaci, poi, devono essere utilizzati a dosi ridotte per evitare danni al tessuto sano. Da quanto oggi si sa, l’infezione da virus Zika in gravidanza provoca gravi disabilità nei bambini che nasceranno, poiché attacca le cellule staminali nel cervello in via di sviluppo. Ma negli adulti, poiché il cervello è completamente sviluppato, Zika di solito non provoca altro di più che sintomi simil-influenzali lievi**. E dato che le cellule tumorali del glioblastoma assomigliano a quelle nel cervello in via di sviluppo, si ritiene che l’infezione da Zika potrebbe attaccare anche loro.

Se tutto va come si pensa…
L’infezione da virus Zika nei neonati e nei bambini è un grave problema di salute globale – sottolinea il dott. Harry Bulstrode, del Cancer Research UK presso l’Università di Cambridge – e l’attenzione è stata quello di scoprire di più sul virus per trovare nuovi trattamenti possibili. Noi intendiamo avere un approccio diverso, e desideriamo utilizzare queste nuove conoscenze per vedere se il virus può essere scatenato contro uno dei più difficili di tumori da trattare. Speriamo di dimostrare che il virus Zika può rallentare la crescita del tumore al cervello nei test in laboratorio».

La chiave di cura
«Se siamo in grado di imparare dalla capacità di Zika di attraversare la barriera emato-encefalica e indirizzare le cellule staminali del cervello in modo selettivo, potremmo detenere la chiave per trattamenti futuri – conclude il dott. Bulstrode – Trovare nuovi modi per trattare i tumori del cervello per aiutare più persone a sopravvivere alla malattia è una priorità per la ricerca del Cancer Research UK ed è un modo incredibilmente innovativo per espandere la nostra comprensione di come possiamo battere questa malattia, che rimane una sfida nota».

* La barriera ematoencefalica è una membrana semipermeabile che separa il sangue circolante dal cervello per proteggerlo dalla malattia.

** Sintomi del virus Zika negli adulti includono febbre, eruzioni cutanee, mal di testa, dolori articolari, congiuntivite e dolori muscolari.