18 aprile 2024
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Farmaci

Acetilcisteina

Cos’è l’Acetilcisteina, a cosa serve, proprietà, dosi ed effetti collaterali

Acetilcisteina
Acetilcisteina Foto: Shutterstock

Se soffrite di tosse o catarro, è molto probabile che il medico vi abbia prescritto l’Acetilcisteina, un principio attivo presenti in alcuni farmaci, di cui il più famoso è sicuramente il Fluimucil.

Cos’è l’Acetilcisteina ?
L’acetilcisteina, il cui vero nome è N-acetilcisteina o NAC è un derivato N-acetilato di un amminoacido naturale chiamato cisteina.

Le proprietà dell’Acetilcisteina
L’azione principale dell’Acetilcisteina è quella mucolitica e fluidificante. Ma è considerato anche un eccellente antiossidante, grazie alla sua virtù rigenerante nei confronti del Glutatione. Secondo recenti studi l’Acetilcisteina svolgerebbe anche un’azione antiapoptotica, nefroprotettrice ed epatoprotettrice.

  • Sapevi che…?
    L’Acetilcisteina è un antidoto efficace in caso di sovradosaggio o avvelenamento da paracetamolo, evitando così casi di epatite fulminante.

Dove si trova l’Acetilcisteina
L’Acetilcisteina si trova in alcuni farmaci di uso comune, la maggior parte da banco: i nomi commerciali sono Fluimucil, Broncohexal, Rinofluimucil e Solmucol.

Per cosa si usa l’Acetilcisteina
Trova impiego nella maggior parte delle affezioni respiratorie contraddistinte da ipersecrezione densa e vischiosa. Indicata in caso di bronchiti, influenza, enfisema polmonare, tosse e catarro. Può essere anche utilizzata per proteggere il fegato da danni farmacologici e come antiossidante per evitare degenerazioni del sistema nervoso centrale.

Acetilcisteina e diabete
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato come l’Acetilcisteina possa essere d’aiuto nei paziente diabetici allo scopo di mitigare alcuni effetti della malattia. Tra questi le neuropatie e cardiomiopatie diabetiche. In quest’ultimo caso l’Acetilcisteina ha bloccato la proliferazione dei fibroblasti cardiaci e la sintesi di collagene indotta da iperglicemia.
Si è invece dimostrata inefficace per evitare la Melioidosi e i danni renali causati da disidratazione. I pazienti diabetici dovrebbero anche sapere che i risultati dei cheto-test potrebbero essere alterati dall’assunzione di Acetilcisteina.

Acetilcisteina e problemi psichiatrici
Alcuni scienziati hanno testato con successo l’utilizzo dell’Acetilcisteina in alcuni trattamenti psichiatrici, tra questi la schizofrenia, la depressione, le manie, il disturbo bipolare e ossessivo-compulsivo, l’autismo e la dipendenza da droghe.

Dosi dell’Acetilcisteina
La dose massima giornaliera di Acetilcisteina è di 600 mg per gli adulti e 200 mg per i bambini, salvo diversa raccomandazione del proprio medico curante. Esistono anche fiale iniettabili da usare una o due volte al giorno a seconda dell’esigenza.

Effetti collaterali dell’Acetilcisteina
Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono rash cutanei, orticaria o problemi gastrointestinali (nausea, vomito e diarrea). Più raramente si possono presentare broncospasmi e ipotensione. Per scongiurare al minimo il rischio di calcoli renali è opportuno bere molta acqua durante la terapia. In casi rarissimi, in cui il paziente non è in grado di produrre espettorato, si potrebbe rendere necessaria la broncoaspirazione o il drenaggio.

Interazioni medicinali con l’Acetilcisteina
L’Acetilcisteina potrebbe interferire con le tetracicline, le penicilline, le cefalosporine, i macrolidi e amfotericina B, specie se assunti contemporaneamente. In linea di massima occorre attendere almeno due ore tra una somministrazione di Acetilcisteina e una di antibiotici.

Cautela nell’assunzione in gravidanza
L’assunzione di Acetilcisteina in gravidanza dovrebbe essere fatta sotto controllo medico e solo se strettamente necessario. Stessa cosa dicasi per i paziente affetti da problemi epatici, calcoli renali, emicranie e ulcere.

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