16 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Sanità

Ticket sanitario, chi può avere l’esenzione e chi no

Facciamo un po’ di chiarezza sull’esenzione dal ticket sanitario: ecco come e chi può richiederla

Ticket ed esenzioni, facciamo chiarezza
Ticket ed esenzioni, facciamo chiarezza Foto: Shutterstock

ROMA – In questi giorni si parla molto di ticket sanitario e della possibilità di non pagarlo. Ma chi ha davvero diritto all’esenzione? E come si fa, nel caso, a ottenerla? Vediamo insieme.

Il ticket
Con il termine ‘ticket’ s’intende il pagamento di una tassa che il cittadino si accolla per ottenere determinare prestazioni sanitarie, e che va in parte a coprire la spesa sanitaria sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale o SSN.

Chi e per cosa
Ma chi può usufruire dell’esenzione e per cosa? L’elenco dettagliato per tipo di patologia è stato pubblicato sul sito del Ministero della salute, a questo link.
Per esempio per le malattie croniche e invalidanti, per ottenere l’esenzione questa «deve essere richiesta all’Asl di residenza, esibendo un certificato medico che attesti la presenza di una o più malattie incluse nel DM 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche», riporta il Ministero.

L’Esenzione per reddito
«Alcune condizioni personali e sociali, associate a determinate situazioni reddituali, danno diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo (ticket) sulle prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e sulle altre prestazioni specialistiche ambulatoriali (per avere informazioni sulle esenzioni dal ticket sui medicinali, introdotto da norme regionali, gli assistiti dovranno rivolgersi alla Regione di appartenenza)», spiega il Ministero della Salute.
Nello specifico, le categorie esentate sono:
- Cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore a 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (CODICE E01);
- Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (CODICE E02);
- Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico (CODICE E03);
- Titolari di pensioni al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (CODICE E04).
L’esenzione relativa allo stato di disoccupazione (codice E02), deve essere in ogni caso autocertificata annualmente dal paziente presso la Asl di appartenenza, che rilascia un apposito certificato.

Per le malattie rare
Anche le malattie rare rientrano nella possibilità di ottenere l’esenzione dal ticket. Il Ministero della Salute specifica che sono comprese le «Patologie gravi, invalidanti e spesso prive di terapie specifiche, che presentano una bassa prevalenza, inferiore al limite stabilito a livello europeo di 5 casi su 10.000 abitanti». L’esenzione, poi, «è estesa anche a indagini volte all’accertamento delle malattie rare e alle indagini genetiche sui familiari dell’assistito eventualmente necessarie per la diagnosi di malattia rara di origine genetica». Nell’elenco sono comprese 284 malattie e 47 gruppi di malattie rare.

Per l’invalidità
A seconda del tipo e del grado di invalidità, stabilito dalla Commissione medica della Asl di residenza, si può avere diritto all’esenzione del ticket sanitario per alcune o per tutte le prestazioni specialistiche.

Per le diagnosi precoci dei tumori
Anche in questo caso, il Servizio Sanitario Nazionale garantisce l’accesso gratuito agli accertamenti per la diagnosi precoce di alcune tipologie di tumori – oltre alle prestazioni diagnostiche garantite dalle Asl nell’ambito delle Campagne di screening.
Le prestazioni per cui non si paga il ticket:
- mammografia, ogni due anni, a favore delle donne in età compresa tra 45 e 69 anni; qualora l’esame mammografico lo richieda sono eseguite gratuitamente anche le prestazioni di secondo livello
- esame citologico cervico-vaginale (PAP Test), ogni tre anni, a favore delle donne in età compresa tra 25 e 65 anni
- colonscopia, ogni cinque anni, a favore della popolazione di età superiore a 45 anni.

In gravidanza
«Le prestazioni specialistiche e diagnostiche che vengono erogate gratuitamente (senza ticket) alle coppie che desiderano avere un bambino e alle donne in stato di gravidanza.
In particolare, il Decreto prevede che siano erogate gratuitamente:
- le visite mediche periodiche ostetrico-ginecologiche;
- alcune analisi, elencate nell’allegato A (pdf, 80 Kb) al Decreto, da eseguire prima del concepimento, per escludere la presenza di fattori che possano incidere negativamente sulla gravidanza. Se la storia clinica o familiare della coppia evidenzia condizioni di rischio per il feto, possono essere eseguite in esenzione tutte le prestazioni necessarie ed appropriate per accertare eventuali difetti genetici, prescritte dal medico specialista;
- gli accertamenti diagnostici per il controllo della gravidanza fisiologica indicati, per ciascun periodo di gravidanza, dall’allegato B (pdf, 80 Kb) al Decreto. In caso di minaccia d’aborto, sono da includere tutte le prestazioni specialistiche necessarie per il monitoraggio dell’evoluzione della gravidanza;
- tutte le prestazioni necessarie ed appropriate per la diagnosi prenatale in gravidanza, nelle specifiche condizioni di rischio per il feto indicate nell’allegato C (pdf, 100 Kb) al Decreto, prescritte dallo specialista;
- tutte le prestazioni necessarie ed appropriate per il trattamento di malattie (preesistenti o insorte durante la gravidanza) che comportino un rischio per la donna o per il feto, prescritte di norma dallo specialista».

Per il test HIV
«Nelle strutture pubbliche, il test HIV, in grado di identificare la presenza di anticorpi specifici che l’organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus, è anonimo e gratuito», conferma il Ministero della Salute.