Giallo a Cambridge sulla ricercatrice italiana trovata morta
La ricercatrice italiana di 32 anni, Simona Baronchelli, è stata trovata morta in un albergo a Cambridge. I motivi del decesso sono ancora sconosciuti. La polizia ha escluso una morte violenta, e le indagini proseguono
CAMBRIDGE – Simona Baronchelli, ricercatrice di Vimercate specializzata in genetica applicata e in studi sulle cellule staminali, è stata trovata priva di vita nella sua stanza d’albergo a Cambridge (Uk). La donna, borsista per il CNR, si trovava lì per partecipare al workshop Stem Cell Culture. Ma i colleghi l’hanno ritrovata morta e hanno avvisato le autorità. Le prime indagini della polizia avrebbero escluso che il decesso sia stato causato da possibili atti violenti. Resta il mistero.
Forse un’allergia?
Tra le prime ipotesi sulle cause del decesso c’è quella dell’allergia, di cui la Baroncelli soffriva. È stato infatti il padre Luigi Baronchelli a ricordarlo. Sottolineando che, anche se fin da piccola aveva sofferto di allergie gravi, «Simona sapeva gestirle». Anche secondo lui sarebbe da escludere l’ipotesi di un’aggressione: «Non aveva nemici – ricorda Luigi Baronchelli – Non riesco neanche a ipotizzare che qualcuno possa averle fatto del male. Spero che i patologi mi diano ragione».
Dedita a progetti umanitari
Simona, oltre che una brava ricercatrice, era anche dedita a progetti umanitari e attivista di Emergency. E per i colleghi la sua scomparsa «lascia un vuoto incolmabile. Considerando la sua competenza, il suo entusiasmo e la sua dedizione alla scienza che l’avevano vista coinvolta in diversi progetti di ricerca». Anche chi la conosceva, la ricorda come «una persona umile e di grande cuore, interessata a diversi progetti umanitari».
La scoperta
Ma cosa sarebbe accaduto a Simona Baronchelli? Secondo la ricostruzione dei fatti, i colleghi avrebbero dato l’allarme dopo che lei non si era presentato a un appuntamento di lavoro che era stato fissato per le ore 12.00 di martedì scosso e programmato già diverso tempo prima. Ulteriori approfondimenti hanno rivelato che la sera prima aveva prenotato un taxi per la mattina successiva, ma il taxista non l’ha vista. Dopo aver allora contattato l’albergo di Cambridge, facendo presente che non avevano più avuto sue notizie e che non riuscivano a mettersi in contatto con lei, alcune ore dopo sono stati avvertiti del ritrovamento del suo corpo privo di vita nella camera. Ora si attende che si faccia luce sul mistero.