20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Salute

Taglia e incolla il Dna, ecco la soluzione ‘cinese’ contro il cancro. Riuscito il primo intervento

Eseguito in Cina il primo intervento al mondo con la tecnica ‘taglia-incolla’ del Dna. L’operazione, che ha diviso la comunità scientifica, è stata fatta su un paziente con cancro al polmone aggressivo

Taglia e incolla il Dna per trattare i tumori
Taglia e incolla il Dna per trattare i tumori Foto: Shutterstock

CINA – Curare il cancro con una tecnica chiamata ‘taglia-incolla del Dna’. Questo quanto sperimentato in un intervento eseguito su un paziente con una forma aggressiva di cancro al polmone. Lo hanno sperimentato a ottobre e per la prima volta al mondo i medici cinesi dell’università Sichuan, a Chengdu. L’intervento, che pare riuscito, ha tuttavia diviso la comunità scientifica.

La tecnica non è nuova
La tecnica ‘taglia-incolla’ del Dna non è nuova. Il suo vero nome è CRISPR (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats), ed è stata più volte sperimentata su modello animale nel trattamento dei tumori. Gli scienziati dell’Università di Shenzhen (Cina), con uno studio pubblicato su Nature Methods avevano dimostrato che in questo modo si potevano far regredire i tumori nei ratti. La tecnica consiste nello spezzare la doppia elica del Dna in punti specifici per poi riscriverne le sequenze geniche.

Divisi
Della CRISPR a suo tempo hanno parlato in molti. Tra gli scienziati a favore c’era il Premio Nobel per la Chimica 2015, dottor Tomas Lindahl, mentre tra quelli che l’avversano vi era James R. Clapper, già direttore della CIA Usa, il quale l’avrebbe inserita nel suo rapporto annuale sulle minacce globali. Ma, in mezzo alle polemiche, si inseriscono gli interventi più volte eseguiti (e discussi) per esempio su embrioni umani ‘messi a punto’ dai cinesi per la ricerca o nelle modifiche per le malattie rare, fino alla creazione di insetti OGM come le zanzare contro la malaria.

L’intervento
L’intervento eseguito ora in Cina è stato condotto al fine di controllare la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali manipolando il segnale che promuove la diffusione del cancro. Modificando la risposta della CRISPR-CAS9, i ricercatori l’hanno resa operativa neo confronti del segnale molecolare che promuove la crescita tumorale. Dopo che è stata attivata, la Crispr ha agito su due geni che inibiscono la crescita delle cellule tumorali. La seconda fase dell’intervento si è concentrata sulla riprogrammazione delle cellule con la CRISPR. Queste dovevano rispondere al segnale di crescita del tumore, favorendo invece l’espressione di geni che inducono l’apoptosi, o morte cellulare. Il nuovo intervento è stato condotto dal dottor Lu You e colleghi su un paziente con cancro al polmone, a cui le cellule sono già state infuse due volte. Al momento non si sa nulla circa le sue condizioni. I risultati, pubblicati su Nature, sono stati accolti con entusiasmo, e i ricercatori cinesi hanno annunciato di voler procedere con le sperimentazioni su altri dieci pazienti.