Vivrai 115 anni, e non di più (forse). Ecco perché
La longevità umana ha un limite. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati sull’aspettativa di vita degli esseri umani

NEW YORK – Chi vorrebbe vivere per sempre? Una domanda, che era anche il tema di una canzone dei Queen e del film ’’Highlander’’, che ci si potrebbe porre in vista dei progressi della scienza che fanno supporre di poter arrivare a vivere cento e più anni, come normale durata della vita. Senza contare che c’è chi ha ipotizzato si possa arrivare anche alla soglia dei 200. Ma, in realtà, un corpo umano, quanto a lungo può vivere? Secondo gli esperti, per ora 115 anni.
C’è chi è andato oltre
Sebbene i ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine di New York City abbiano postulato che l’essere umano può al momento aspettarsi di vivere in media 115, con qualche eccezione che potrà permettere di arrivare alla veneranda età di 125, quale limite assoluto. Questo tenendo conto che il record finora imbattuto è di 122 anni, età raggiunta da una donna francese di nome Jeanne Calment, che morì nel 1997. «Gli ulteriori progressi contro le malattie infettive e croniche possono continuare a far aumentare l’aspettativa di vita media, ma non la massima durata della vita», ha dichiarato, spegnendo in parte le speranze, il prof. Jan Vijg, autore senior dello studio.
L’aspettativa aumenta
Checché se ne dica, l’aspettativa di vita è andata via via aumentando a partire dal XIX secolo e poi negli ultimi cinquant’anni. E così è aumentata anche l’età media dell’uomo. Per esempio, oggi, i bambini degli Stati Uniti possono aspettarsi di vivere in media fino a 79 anni, mentre l’aspettativa di vita media per i nati nel 1900 era di soli 47 anni, sottolineano gli autori dello studio.
I dati che fanno la differenza
Per stabilire quanto ci si deve aspettare oggi di vivere, i ricercatori hanno monitorato i database relativi alla mortalità umana, contenenti le statistiche sulle morti e altri dati sulla popolazione provenienti da più di 40 Paesi al mondo. I primi dati hanno rivelato che la percentuale di persone che hanno vissuto fino a godersi la vecchiaia è andata costantemente crescendo dal 1900 in poi. Tuttavia, la percentuale di persone che hanno girato la boa dei 100 anni, non si è alzata di molto e si è stabilizzata a partire dal 1970 e fino all’inizio del 1990. «Questa scoperta – commenta il prof. Vijg in un comunicato stampa – indica una diminuzione del guadagno nella riduzione della mortalità più tardi nella vita e un possibile limite alla durata della vita umana».
Dove puoi arrivare al massimo
Ecco dunque che, sulla base dei dati attuali, il team di ricerca ritiene che la durata della vita umana media è al massimo di 115 anni, e che il limite assoluto di durata della vita umana sarà 125 anni. Inoltre, la probabilità che una qualsiasi persona in tutto il mondo raggiunga i 125 anni in un dato anno è meno di uno su 10.000. «I demografi e biologi hanno sostenuto non vi è alcun motivo di pensare che l’aumento in corso nella massima durata della vita finirà presto – ha spiegato Vijg – Ma i nostri dati suggeriscono che [il limite] è già stato raggiunto e che questo è accaduto nel 1990. Mentre è concepibile che le scoperte terapeutiche potrebbero estendere la longevità umana oltre i limiti che abbiamo calcolato – prosegue il ricercatore – tali progressi dovrebbero sopraffare le molte varianti genetiche che sembrano determinare collettivamente la durata della vita umana. Forse le risorse che ora vengono spese per aumentare la durata della vita dovrebbero invece andare a estendere l’arco di salute, ossia la durata della vecchiaia trascorsa in buona salute». Insomma, un po’ meno matusalemme ma più in salute, che non ultracentenari ma pieni di acciacchi. Lo studio è stato pubblicato online sulla rivista Nature.