29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Intossicazioni alimentari

Mal di sushi, è boom di ricoveri a Milano. Ma le intossicazioni sono nazionali

Boom di ricoveri a Milano a causa della cattiva conservazione del sushi. Il mal di shushi detto anche ‘sindrome sgombroide’ fa scattare l’allarme all’Asl e tra i Carabinieri Nas. Sotto accusa, tonno e pesce azzurro

Intossicazioni alimentari da sushi
Intossicazioni alimentari da sushi Foto: Shutterstock

MILANO – La ‘Milano da bere’ è più sicura che non quella da mangiare. Almeno per quel che riguarda il modaiolo sushi. Il tipico cibo giapponese a base in prevalenza di pesce crudo, sta facendo passare dei brutti momenti ai milanesi, i quali sono dovuti ricorrere in massa alle cure delle Asl per intossicazione alimentare. L’allarme ‘mal di sushi’ dovuto alla sindrome sgombroide è scattato anche tra i Carabinieri Nas, che hanno messo sotto accusa principalmente tonno e pesce azzurro mal conservati.

I sintomi rivelatori
Molte delle persone che hanno mangiato sushi nei giorni scorsi sono accomunate da una serie di sintomi. Tra questi, mal di testa, nausea, rossore al volto e sul collo e persino un rischio soffocamento dovuto alla cosiddetta sindrome sgombroide, che si manifesta a causa di un’intossicazione alimentare da pesce andato a male. E il sushi, ahimè, si presta a questo tipo di problema, specie se nella preparazione non sono state seguite scrupolosamente tutte le prassi igieniche. A seguito dell’aumento del numero di casi da ‘mal di sushi’ a Milano, l’Agenzia di Tutela della Salute lancia l’allarme: «Il sempre maggior consumo di pesce, soprattutto crudo, espone a rischi alimentari un tempo marginali».

L’ultimo caso
L’ultimo caso segnalato riguarda un gruppo di medici, i quali dopo aver mangiato del tonno in un ristorante di via Marostica, hanno tutti e quattro riportato i sintomi tipici dell’intossicazione alimentare da pesce avariato. Il fatto sarebbe accaduto il 29 settembre scorso. Ma, dal gennaio al 31 agosto di quest’anno, i casi di intossicazione da sushi sono già stati 38. Una cifra piuttosto allarmante, e sottostimata, secondo le autorità sanitarie. Nel solo 2015, i casi di intossicazione alimentare segnalati sono stati 47. Anche se non si può parlare di ‘epidemia’ da mal di sushi, secondo l’ATS ci sono motivi di preoccupazione, visti di diversi focolai attivi. Ai consumatori, il consiglio è quello di informarsi e controllare le condizioni igieniche dei locali in cui s’intende andare a pranzare – e, magari, anche ‘annusare’ il pesce.