18 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Alimentazione e società

Caffè amore mio, per 8 italiani su 10 è il rito della mattina per iniziare positivamente la giornata

Stress, stanchezza, svogliatezza… molti sono gli attentatori alla serenità e all’energia degli italiani. Ma per rimediare basta una tazzina, l’importante è che sia colma di caffè, a cui l’82% degli italiani non rinuncerebbe mai. I dati e gli effetti della bevanda più amata

Caffè amore mio
Caffè amore mio Foto: Shutterstock

ROMA – Alla ‘tazzina’ gli italiani non ci rinunciano, costi quel che costi. E così, 8 connazionali su dieci (l’82%) non rinuncerebbe mai al rito quotidiano. Complici lo stress, la stanchezza che si accumula, la svogliatezza e il sonno pesante che coglie al risveglio. Al caffè dunque si dice sempre di sì, e non sono solo i cittadini a celebrarlo ma anche star internazionali, cantanti e registi, i cui benefici, al di là di quelli nutrizionali, toccano soprattutto aspetti culturali ed emotivi.

Energia positiva
Per scendere dal letto e alzarsi con energia e positività, per oltre 8 italiani su 10 ci vuole bel altro che non le coccole, gli abbracci, i baci, le fusa del gatto o le ‘feste’ del cane: per battere stanchezza, sonno e stress ci vuole una bella tazza di caffè. Un rito così amato e diffuso, da essere celebrato in tutto il mondo da star internazionali come Sofia Vergara, Patrick Dempsey e Taylor Swift che non possono proprio rinunciarvi a ogni risveglio. Ma la pensano così anche artisti di fama mondiale come Frank Sinatra e Bob Dylan, oltre a stelle italiane come Alex Britti.

Caffè batte tutti
Ma perché gli italiani non possono fare a meno della ‘tazzina’? Oltre alle note proprietà benefiche, per 9 italiani su 10 basta una tazza di caffè appena svegli per ritrovare positività e buonumore: una sorta di antidoto giornaliero alle difficoltà del risveglio. Nella speciale top ten, che una nuova indagine ha stilato, con gli elementi a cui gli italiani non possono rinunciare la mattina il caffè batte il buongiorno del compagno o della famiglia (66%) e le coccole al proprio amico a 4 zampe (58%). Tra i più affezionati al rito del caffè mattutino ci sono le donne (84%), che battono gli uomini (80%), soprattutto manager, professionisti e studenti nella fascia 25-40 anni (86%). Questi a altri sono i dati ricavati dallo studio condotto da NESCAFÉ su circa 4.500 italiani, maschi e femmine di età compresa tra i 18 e i 65 anni, condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) in occasione della Giornata Mondiale del Caffè e del lancio di #GoodMorningWorld, il buongiorno da record. Il tutto si svolgerà in diretta streaming per 24h, realizzato da oltre 20mila persone in giro per il mondo, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per capire di che cosa gli italiani non possono fare a meno la mattina e in che modo affrontano il risveglio.

Gli effetti del caffè
«Il caffè aumenta l’attenzione selettiva nel breve e medio tempo. Migliora le performance, ha effetti benefici sull’umore, soprattutto nei consumatori abituali – Afferma lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del centro medico Santagostino di Milano – E, oltre che per gli effetti legati alla sostanza esistono gli effetti legati al rituale: è un gesto, quello di gustarsi la tazza fumante, che regala un senso di familiarità, di benessere, di preparazione alla giornata».

La scienza conferma
Come riporta Nytimes.com, il parere dello psichiatra è confermato anche da un recente studio pubblicato su The Journal World of Biological Psychiatry e condotto dai ricercatori della Harvard School of Public Health, che sottolinea come chi beve caffè goda di umore migliore rispetto a chi non lo beve. Infatti se per il 90% basta un semplice caffè per ritrovare la voglia di fare e la positività, ben l’83% lo ritiene assolutamente indispensabile per uscire dal torpore tipico dei minuti successivi alla levata e riuscire finalmente a tornare completamente operativi, mettendo in moto corpo e mente. Ma le motivazioni sono molteplici: mentre per il 75% si tratta di un’abitudine, un rito ereditato dalla famiglia che riporta alla mente piacevoli sensazioni e ricordi rassicuranti, per il 56% è importante perché è l’unico elemento che accomuna a colazione, permettendo di riunire tutti i coinquilini a dialogare davanti alle proprie tazze fumanti sulla tavola.

Un pilastro per l’Italia
I momenti passati davanti alla tazza fumante sono condivisi da milioni di italiani, per i quali il caffè della mattina si è tramutato in un vero e proprio pilastro degli usi e dei costumi del Bel Paese. Basti pensare ai cantanti, registi, scrittori e autori teatrali, italiani e internazionali, che si sono ispirati al caffè per realizzare le proprie opere: per esempio ad Alex Britti servivano ben «7000 caffè» per iniziare bene la giornata. Un rito così irrinunciabile da meritarsi una dedica da «The Voice» Frank Sinatra, con la mitica «The Coffee Song», fino alle più recenti «One more cup of coffee» di Bob Dylan e «Wake Up And Smell The Coffee» dei Cranberries. Anche scrittori come Diego Galdino con «Il primo caffè del mattino» hanno dedicato ai preziosi chicchi ispiratori la propria opera.    

A cosa non si rinuncia
Quali sono dunque gli elementi a cui gli italiani non possono proprio rinunciare la mattina? Secondo l’indagine, come già ricordato, il caffè è al primo posto con l’82% delle preferenze; al secondo posto si piazza lo scambio del buongiorno con il partner o la famiglia (66%), mentre la medaglia di bronzo va alle coccole con proprio amico a 4 zampe (58%). Restano fuori dal podio lo smartphone, un’assoluta necessità già all’alba per il 57% degli italiani, e la classica brioche (55%). Chiudono la speciale top 10 il latte (52%), la radio (44%), il Tg con le news (39%), il tè (38%) e il quotidiano preferito (23%).

L’identikit dell’amante della tazzina
E qual è l’identikit del «coffee lover» mattutino? L’84% delle donne e l’80% degli uomini ha dichiarato di non poter fare a meno della propria tazza di caffè al mattino. La maggior parte ha tra i 25 e i 40 anni (86%), mentre la percentuale scende all’80% tra gli over 40 e al 79% tra i 18 e i 24 anni. Tra di loro ci sono manager (90%), professionisti (86%), studenti (83%) e impiegati (82%), svelando un amore per il rito del caffè mattutino che abbraccia tutte le categorie. Un consumo che avviene principalmente a casa (87%), al bar sotto casa (71%), sul luogo di lavoro o di studio (45%) e all’aperto in una confezione mobile (21%), molto spesso in compagnia del partner (83%), della famiglia (77%) o anche da soli (54%).

Così per le Star
Anche le Star internazionali e le celebrities di Hollywood sono accumunate dalla passione per il caffè. Sofia Vergara ha dichiarato in un’intervista allo show tv «Good Morning America» sulla ABC: «La cosa più importante della nostra vita è il caffè, mio marito sa che non mi deve parlare finché non ho bevuto la mia tazza». In una recente intervista a Elle.com invece la modella Emily Ratajkowski ha dichiarato che anche per lei il caffè rappresenta un vero e proprio rituale della mattina – un’abitudine sottolineata da diversi scatti caricati sul proprio seguitissimo profilo Instagram. Lo stesso discorso vale per Taylor Swift, immortalata da E! News mentre esce di casa all’alba con il suo caffè, e per l’angelo di Victoria’s Secret Karlie Kloss, paparazzata da Nydailynews.com mentre sorseggia caffè lasciando la palestra dopo l’allenamento mattutino. Infine Patrick Dempsey ha confessato a Bonappetit.com di bere almeno 2 o 3 tazze ogni mattina.

Anche al cinema
Anche sul grande schermo la tazza di caffè è apparsa in numerose ed epiche scene: già nel cinema western americano il caffè campeggiava in molte scene, come quella de «I Cavalieri del Nord Ovest» in cui John Wayne sorseggia una tazza di caffè all’alba a Fort Apache, e come dimenticare la scena di apertura di «Colazione da Tiffany», in cui Audrey Hepburn si gode il proprio caffè ammirando le vetrine della gioielleria di 5th Avenue a New York. Un altro celebre esempio riguarda «C’è posta per te» con Tom Hanks e Meg Ryan, in cui i due protagonisti si trovano per la prima volta proprio davanti al primo caffè della giornata. Lo stesso discorso vale per le più celebri serie tv: in «Una mamma per amica» Lorelai Gilmore ammette in diverse occasione di non riuscire a svegliarsi senza una ricca dose di caffè, mentre in «Twin Peaks» il detective Dale Cooper non poteva rinunciare alla sua tazza di caffè nero.

E nell’arte
Musica, cinema, ma anche arte e teatro. Nella celebre «Colazione nello studio» dipinta nel 1868, Eduard Manet raccontava il momento del caffè alla fine di un pranzo a base di ostriche e limone, mentre Auguste Renoir in «Alla fine della colazione» racconta la degustazione del caffè di un gruppo di alto-borghesi. Ma non è tutto: già nel 1872 Bach dedicò alla già celebre bevanda la «Cantata del Caffè», un’opera lirica dedicata ai piaceri donati dalla caffeina. Nell’opera lirica «Cenerentola» di Gioacchino Rossini, la protagonista nell’offrire una tazza di caffè e del pane per colazione ad Alidoro si sente rimproverare dalle sorelle Clorinda e Tisbe e, in tempi più recenti, nel 1931 veniva messa in scena per la prima volta «Natale in casa Cupiello» di Edoardo De Filippo, in cui il risveglio di Lucariello è reso amaro dalla pessima qualità di caffè preparato dalla moglie. Insomma, il caffè è una passione universale che ha fatto storia e la farà ancora per molto tempo.