20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Lavoro e benessere

La musica piacevole favorisce il buonumore e la collaborazione sul posto di lavoro

Ascoltare musica piacevole sul posto di lavoro può avere effetti benefici sulle prestazioni e sulla collaborazione tra dipendenti. Ecco le canzoni che danno buoni effetti e quelle che danno cattivi effetti

Musica piacevole sul posto di lavoro fa bene ai dipendenti
Musica piacevole sul posto di lavoro fa bene ai dipendenti Foto: Shutterstock

STATI UNITI – Che la musica possa avere effetti sull’umore, le emozioni e persino sulle risposte dell’organismo è stato già provato. Ora, un nuovo studio mostra che ascoltare musica piacevole sul posto di lavoro può avere effetti benefici sulle prestazioni e sulla cooperazione tra dipendenti.

Musica diversa, diversi gli effetti
Il team di ricerca del Cornell Food and Brand Lab composto da Kevin Kniffin, Jubo Yan, Brian Wansink e William Schulze ha condotto due studi per testare l’effetto dei diversi tipi di musica sul comportamento cooperativo tra le persone che lavorano come una squadra. I risultati hanno rivelato che musica diversa produce effetti diversi – buoni o cattivi.

I test la musica piacevole
Per ogni studio, i partecipanti sono stati suddivisi e poi raggruppati in squadre di tre. A ogni membro del team sono state date più opportunità per contribuire sia al valore della squadra utilizzando dei token (gettoni) o tenere questi gettoni per uso personale. Nei test è poi stata fatta ascoltare della musica. Quando è stata suonata dalla musica allegra e piacevole, i membri della squadra sono stati maggiormente in grado di contribuire al valore del gruppo. Tra i brani musicali più allegri vi erano la sigla del telefilm di molti anni fa ‘Happy Days’, ‘Brown Eyed Girl’ di Van Morrison, ‘Yellow Submarine’ dei Beatles e ‘Walking on Sunshine’ di Katrina.

E gli effetti della musica poco piacevole
Al contrario, quando è stata suonata musica sentita come spiacevole, come per esempio l’heavy metal, gli effetti sono stati decisamente diversi. I partecipanti erano infatti più propensi a tenere i gettoni per sé, piuttosto che cooperare. In linea generale, quando le persone ascoltavano musica piacevole, allegra e ottimistica i contributi al bene comune (o di gruppo) erano di un terzo superiori a quando invece ascoltavano musica poco piacevole.

Gli effetti dell’assenza di musica
Nel secondo esperimento, i ricercatori hanno voluto esaminare gli effetti dell’assenza di musica. I risultati hanno mostrato che se le persone non ascoltavano musica, non vi erano cambiamenti di sorta nel loro comportamento e altrettanto non vi era una maggiore cooperazione. Questi risultati suggeriscono pertanto che la musica piacevole e allegra spinge le persone a prendere più spesso decisioni che contribuiscono al bene comune. «La musica è una parte pervasiva di gran parte della nostra vita quotidiana, sia che consapevolmente ce ne accorgiamo o no – spiega il dott. Kniffin – La musica può passare in sottofondo in luoghi come supermercati o palestre e altre volte è molto importante, come nei luoghi di culto o nelle convention per la corsa alla presidenza. I nostri risultati dimostrano che le persone hanno maggiori probabilità di entrare in sintonia con l’altro se stanno ascoltando musica con un ritmo costante».

Una ragione scientifica
«La cosa fantastica di questi risultati – ha commentato il dott. Wansink – è che oltre ad avere una ragione scientifica per far suonare certi brani sul posto di lavoro, è che la musica allegra ha il potere di rendere il luogo di lavoro più cooperativo e in generale di supporto». I ricercatori suggeriscono i manager dovrebbero considerare non solo l’esperienza del cliente, ma anche quella dei lavoratori quando preparano le compilation del giorno. Iniziare la giornata con questa semplice considerazione in mente potrebbe rendere i dipendenti più felici e favorire il lavoro di squadra. I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Organizational Behavior.