28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Alimentazione

Addio banane, tra 5 anni potrebbero sparire dalla faccia della Terra

Sono tre le malattie fungine che minacciano le banane, e di cui gli scienziati hanno sequenziato il genoma. L’inquietante scoperta è che i funghi si sono evoluti al punto in cui potrebbero spazzare via i raccolti di banane nel giro di cinque a 10 anni al massimo. Addio banane?

CALIFORNIA – L’unico frutto dell’amor è la banana… recitava una canzone di diversi anni fa. Ma questo ‘amato’ frutto pare rischi di estinguersi, o sparire dalla faccia della Terra. La colpa sarebbe di almeno tre funghi patogeni particolarmente agguerriti che minacciano le colture di banane.

Forse non tutto è perduto
Se le banane sono seriamente minacciate, forse non tutto è perduto. Gli scienziati, studiando il genoma di questi funghi patogeni ne hanno rivelato la sequenza. In questo modo vi è una speranza di salvare i frutti combattendo le infezioni. «In realtà, l’industria globale delle banane potrebbe essere spazzata via in soli cinque-dieci anni, a causa del veloce avanzamento delle malattie fungine», avvertono i ricercatori dell’Università dalla California Davis.

La minaccia
La minaccia alle banane arriva da un fungo non ancora studiato, che causa la cosiddetta ‘malattia di Panama’, che lo scorso anno ha eluso le barriere della quarantena e si è diffuso in tutta l’Asia del Sud, in Africa, nel Medio Oriente e in Australia, ponendo una seria minaccia per le colture di banane. Ora, il team di ricerca ha preso in esame una malattia fungina chiamata ‘Sigatoka’, che causata da 3 diversi tipi di funghi. Questa malattia, di per sé, è causa di una riduzione della produzione di banane del 40% ogni anno.

Dirottatori
I tre agenti patogeni scoperti e studiati dai ricercatori sono divenuti nel tempo sempre più pericolosi e agguerriti, tanto che sono in grado non solo dirottare il sistema immunitario della banana, ma anche di alterarne il metabolismo. I tre funghi sono del tipo Sigatoka sono il giallo Sigatoka (Pseudocercospora MUSAE), l’eumusae macchia della foglia (Pseudocercospora eumusae) e il nero Sigatoka (figiensis Pseudocercospora). «Abbiamo dimostrato che due delle tre più gravi malattie fungine dei banani sono diventate più virulente aumentando la loro capacità di manipolare vie metaboliche della banana e fare uso dei suoi nutrienti – spiega il dott. Ioannis Stergiopoulos – Questo cambiamento parallelo nel metabolismo del patogeno e della pianta ospite è stato trascurato fino a ora e può rappresentare un ‘impronta digitale molecolare’ del processo di adattamento».

Il problema del tipo di banana
Le banane soffrono di un problema comune, provengono da alberi che sono moltiplicati per talea (un pezzo di ramo) e non per seme. Questo complica le cose, perché insieme alla talea si può tramandare l’infezione. «Le piante di banano Cavendish [le più diffuse] hanno tutte origine da una sola pianta e, come per i cloni, hanno tutte lo stesso genotipo, cosa che è una ricetta per il disastro», ha sottolineato Stergiopoulos ricordando che una malattia in grado di uccidere una pianta potrebbe pertanto ucciderle tutte.

La soluzione
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista PLoS Genetics, e suggeriscono che il rimedio a questo problema potrebbe essere dire addio alle banane così come le conosciamo, poiché sono quelle che troviamo in tutti i supermercati e al mercato rionale – ossia quella della varietà Cavendish. L’alternativa, spiegano i ricercatori, sarebbe lo sviluppare una nuova cultivar di banana oppure apportare modifiche genetiche si banani Cavendish in modo che divengano resistenti agli attacchi dei tre funghi patogeni Sigatoka. O, in ultima soluzione, sviluppare dei fungicidi che siano efficaci contro questi ceppi e che blocchino la capacità di dirottare il metabolismo delle piante.