29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Un’estate tranquilla?

Grigliata di carne: gli spiedini pieni di vermi hanno mandato una famiglia al pronto soccorso

Carne mal conservata, vecchia e piena di vermi. Un’intera famiglia trasforma una piacevole serata in un pernottamento al pronto soccorso

PESCARA - Sembrava una serata in compagnia e piacevole come tutte le altre, invece qualche ospite indesiderato ha rovinato grigliata e cena. Di cosa si tratta esattamente? Di vermi che strisciavano tranquillamente nella carne appena pronta. È successo ieri in provincia di Pescara. Ecco come ha reagito la famiglia davanti a tanto sconcerto.

Corsa al pronto soccorso
Era iniziata bene la serata, ma è finita in maniera tutt’altro che positiva. Una famiglia residente a Montesilvano, un paese in provincia di Pescara, nel pomeriggio si era recata presso il supermercato di zona per l’acquisto di alcuni spiedini – dovevano servire per preparare una gustosa grigliata di carne alla brace. Ma durante la cena un movimento sospetto ha destato la loro curiosità: gli spiedini erano pieni di vermi. Il problema, tuttavia, è che alcune persone avevano già ingerito parte della carne contaminata. Prima che si verificassero condizioni avverse però, i malcapitati acquirenti si sono recati velocemente al Pronto Soccorso per scongiurare gravi intossicazioni alimentari.

L’intervento dei NAS
Per fortuna, dopo avere eseguito tutti gli accertamenti del caso dal personale medico del Pronto Soccorso, sembra che la carne non abbia causato alcuna conseguenza significativa. Tuttavia, il distretto di polizia che si trovava all’interno dell’ospedale – una volta avvertito – ha ritenuto opportuno denunciare il fatto ai carabinieri del N.A.S (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità). Sono stati loro che nella giornata di oggi sono entrati nel supermercato per prelevare diversi campioni alimentari – quindi non solo i prodotti incriminati – per fare ulteriori accertamenti e analisi di laboratorio.

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    Presentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il programma di interventi estivi sul territorio per la sicurezza sanitaria dei cittadini, con particolare riguardo alle fasce più deboli e gli anziani. Il 30% delle strutture non è conforme e «a volte c’è disumanità.

Un’estate tranquilla?
Nel frattempo continuano le operazioni di «un’estate tranquilla» promossa dall’arma dei Carabinieri e dal Ministero della Sanità anche nella provincia di Pescara. Nelle giornate precedenti sono state sospese le attività di alcuni negozi sottoposti a provvedimenti dell’ASL. Sembra che avessero pericolose carenze igienico-sanitarie durante lo stoccaggio di alimenti. Altri sono stati sottoposti a vincolo sanitario per 50 chilogrammi di alimenti posti in ambienti fatiscenti, privi di igiene e senza temperature controllare. Mentre nella costa adriatica in bar e ristoranti hanno vincolato diverse centinaia di chilogrammi di prodotti alimentari come carne, pesce e verdure a causa del cattivo stato di conservazione. Insomma, se da un lato con l’iniziativa dell’Arma noi cittadini ci sentiamo un po’ più tranquilli, sono molti i Carabinieri che in questo periodo dovranno fare gli straordinari a causa della totale mancanza di disciplina e responsabilità che contraddistingue alcuni commercianti – e sicuramente non solo di Pescara.