19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Salute al lavoro

Se l'ambiente di lavoro è sporco o noioso in cervello va in tilt

Gli scienziati hanno scoperto che se l'ambiente di lavoro, l'ufficio, sono sporchi o noiosi il cervello ne risente, tanto che si possono avere un calo delle capacità cognitive, della facoltà di ragionamento, della memoria, dell'attenzione e persino del linguaggio

STATI UNITI – Uno nuovo studio pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Medicine e condotto dai ricercatori della Florida State University, mostra che se si lavora in un ambiente poco igienico o monotono si possono avere serie ripercussioni sulle funzioni del cervello.

Cervello in tilt
Quanto osservato dai ricercatori è che un ambiente lavorativo che abbia queste caratteristiche può influire sul cervello e si possono avere un calo delle capacità cognitive, della facoltà di ragionamento, della memoria, dell'attenzione e persino del linguaggio. «Gli psicologi dicono che il cervello è un muscolo, mentre gli igienisti industriali mettono all'indice i prodotti chimici nell'ambiente di lavoro che possono causare un declino cerebrale».

Gli stimoli fanno la differenza
Gli autori dello studio hanno analizzato le funzioni cognitive da parte di due gruppi di lavoratori: un primo che doveva apprendere nuove conoscenze e affrontare nuove sfide e un altro che invece lavorava in un ambiente privo di stimoli e sporco. I risultati hanno mostrato che gli appartenenti al primo gruppo erano decisamente più performanti e attivi mentalmente. Al contrario, quelli del secondo gruppo mostravano un chiaro declino cognitivo. «Entrambi questi aspetti sono importanti quando pensiamo alla salute a lungo termine di uomini e donne – ha aggiunto Grzywacz – Il problema pratico qui è il declino cognitivo associato con l'invecchiamento e il concetto: 'se non lo usi, lo perdi'». In sostanza, senza stimoli il cervello invecchia e si perdono anche le facoltà cognitive.