Farmaci: con la stampa 3D a ognuno la sua pillola personalizzata
Sono in arrivo le pillole personalizzate e prodotte con la stampante 3D, per avere così farmaci a misura personale e per ogni esigenza specifica
SINGAPORE – Con le stampanti 3D ormai si fa di tutto. Dagli oggetti di uso comune e anche non comune, per arrivare persino al cibo. Dunque non potevano mancare neanche i farmaci. E grazie a un nuovo metodo progettato dagli scienziati dell’Università Nazionale di Singapore (NUS), presto potrebbe essere possibile produrre un farmaco a misura di paziente in base alle esigenze personali e di cura. Il tutto poi, prodotto sul momento.
Cure personalizzate
La chimera delle cure personalizzate potrebbe dunque divenire presto una realtà. Da tempo infatti si parla di poter sviluppare farmaci a misura di individuo, perché a parità di patologia ognuno può avere necessità ed esigenze di cura diverse. In questo modo si avrebbero maggiori possibilità di successo e guarigione – riducendo magari gli effetti collaterali. «Per lungo tempo, quello delle compresse personalizzate è stato un semplice concetto perché era troppo complesso o costoso da realizzare – spiega nel comunicato NUS il professor Siow Ling Soh– Questo nuovo metodo di fabbricazione di compresse è un punto di svolta: è tecnicamente semplice, relativamente poco costoso e versatile». Il metodo si può applicare «con impostazioni personalizzate in cui i medici potrebbero produrre pillole personalizzate per i pazienti direttamente in studio, o in ambienti di produzione di massa da parte delle aziende farmaceutiche».
Come si fanno le pillole personalizzate
Invece utilizzare il classico metodo di fabbricazione, che prevede diversi strati, le ‘nuove’ pillole personalizzare si compongono di tre diverse e distinte componenti. Tra queste un polimero contenente il farmaco in una forma specificamente progettata che determinerà il tasso di rilascio del farmaco. Con questo nuovo sistema, il medico deve solo disegnare il profilo di rilascio desiderato utilizzando software per computer – semplice da usare e veloce. Questo permette di generare un modello di compresse specifiche per il trattamento di un paziente, che può essere utilizzato per produrre facilmente le pillole desiderate e personalizzate utilizzando una stampante 3D.
- Approfondimento. Le stampanti 3D sono delle stampanti capaci di realizzare un qualsiasi modello tridimensionale, rendendolo sotto forma di oggetto. Il risultato che si ottiene parte sempre da un codice generato tramite software. Le stampanti 3D ‘stampano’ l’oggetto strato dopo strato, l’uno sopra l’altro, partendo dalla base (o ‘fondamenta’). A differenza delle stampanti classiche o 2D, le nuove stampanti 3D anziché stampare un qualcosa su una superficie piana (come può essere la carta), stampano un oggetto in tre dimensioni, così come è nella realtà. Si produce dunque un qualcosa che ha consistenza, volume. Per realizzare gli oggetti si utilizzano diversi materiali: dalle polveri metalliche, sostanze termoplastiche, filamenti di diverso materiale e anche sostanze organiche.
Ancora più personalizzato
Un altro importante vantaggio, si legge nel comunicato NUS, è quello di poter somministrare contemporaneamente più farmaci, come spesso è necessario in certe cure. Così, anziché prescrivere più farmaci da assumere, con il nuovo metodo è possibile produrre una compressa che contiene più principi attivi, in modo che un paziente ne assuma una sola invece che tre o quattro diverse. Infine, poiché personalizzato, il farmaco può rilasciare i principi attivi in diversi tempi e modi, rendendo la cura ancora più mirata.