25 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Pediatria e cervello

Il cervello dei bambini si accende al suono della voce di mamma. Ma solo la sua

La voce della mamma è inconfondibile e unica, e i bambini inconsciamente lo sanno. Uno studio mostra che al suono della voce materna il cervello del bambino letteralmente si accende, ma solo se la voce è della propria mamma

Il cervello del bambino si accende quando sente la voce della mamma
Il cervello del bambino si accende quando sente la voce della mamma Foto: Shutterstock

STANFORD – Di mamma ce n’è una sola. Così come la sua voce è unica. E questa unicità fa sì che al suo suono il cervello del bambino letteralmente si accenda. Ma, come scoperto in uno studio, questo fenomeno avviene soltanto quando il bambino ode la voce della sua mamma e non con la voce di un’altra donna.

Una sorpresa
I ricercatori dell’Università di Stanford (Usa) hanno reclutato 24 bambini di età compresa tra 7 e 12 anni, tutti allevati dalle loro madri biologiche. I partecipanti avevano un QI di almeno 80 e nessuno presentava disturbi dello sviluppo. I bambini sono poi stati sottoposti a una serie di test per osservare cosa accadeva nel loro cervello al suono della voce materna e al suono di una voce femminile qualsiasi. Si è così a sorpresa scoperto che la voce della mamma attivava diverse aree del cervello, tra cui quelle coinvolte nell’elaborazione delle emozioni e della ricompensa, le funzioni sociali, il riconoscimento del volto e il rilevamento di ciò che è personalmente rilevante.

Scatta l’interruttore
Quello che dunque accade nel cervello del bambino quando sente la voce della mamma è come se questa facesse scattare un interruttore. «Molti dei nostri processi sociali, linguistici ed emotivi si imparano ascoltando la voce della nostra mamma – spiega il prof. Daniel Abrams, psichiatra e insegnate di scienze comportamentali alla Stanford University – Ma sorprendentemente poco si sa su come il cervello si organizza intorno a questa importante sorgente sonora. Non ci siamo accorti che la voce di una madre ha avuto un accesso rapido ai molti sistemi cerebrali diversi».

Per la prima volta
Come sottolineato dall’autore senior dello studio, prof. Vinod Menon, questo è il primo studio ad aver analizzato gli effetti della voce materna sulle funzioni cerebrali del proprio figlio per mezzo di scansioni per imaging. «Nessuno aveva davvero guardato i circuiti cerebrali che potrebbero essere impegnati», aggiunge Menon.

Parole senza senso
Per questo studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences, le madri dei bambini, su invito dei ricercatori, hanno detto tre parole senza senso che sono poi state registrate. La scelta di parole senza senso è stata dettata da un’esigenza specifica. «In questa fascia di età – precisa il prof. Menon – in cui la maggior parte i bambini hanno buone competenze linguistiche, non volevamo usare parole che avessero senso perché questo avrebbe impegnato tutta una serie di diversi circuiti nel cervello». Due altre registrazioni sono state effettuate con due madri i cui figli non erano presenti ai test.

I test
Una volta registrate le voci, queste sono state fatte udire ai bambini. Mentre questi ascoltavano sia le frasi dette dalla propria mamma e poi quelle delle due donne estranee, i cervelli dei partecipanti venivano monitorati e digitalizzato cosa accadeva mediante risonanza magnetica. I risultati hanno mostrato che i bambini identificavano con una precisione del 97% la voce della propria mamma, anche dopo l’ascolto di meno di 1 secondo di registrazione. Ma, cosa più sorprendente, è che le reazioni del cervello erano assai diverse se il suono della voce era quello della mamma o di un’altra donna. «L’estensione delle regioni che erano impegnate è stata davvero sorprendente», ha commentato Menon. Secondo lo specialista, infine, «si tratta di un nuovo importante modello per studiare i deficit di comunicazione sociale nei bambini con disturbi come l’autismo».