19 marzo 2024
Aggiornato 03:30
Salute

Glifosato, Fao-Oms lo assolvono: «improbabile sia cancerogeno»

Il pesticida più diffuso e utilizzato nel mondo, il glifosato, a quanto pare oggi non è più cancerogeno. Sia la FAO che l’OMS ritengono che la sua assunzione attraverso il consumo di cibi che possono contenerlo è «improbabile sia cancerogeno». Ma il vero problema è un altro

Pesticidi, l'Oms e la Fao "assolvono" il glifosato
Pesticidi, l'Oms e la Fao "assolvono" il glifosato Foto: Shutterstock

ROMA – Glifosato, il noto e diffuso pesticida utilizzato in agricoltura non sarebbe cancerogeno, se ingerito insieme al cibo. A sostenerlo sono nientemeno che la FAO e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e dunque non la portinaia del palazzo. «E’ improbabile che l’assunzione di glifosato attraverso la dieta sia cancerogena per l’uomo», dichiarano infatti in un comunicato.

Lo dicono gli esperti
Se lo dicono gli esperti ci sarebbe così da stare tranquilli. Almeno in linea teorica, dato che è capitato che anche gli esperti si possano sbagliare. Ma, in questo caso, lo ha stabilito un Panel of Experts on Pesticide Residues in Food and the Environment, ribaltando quanto dichiarato lo scorso anno proprio dall’Oms che aveva classificato il pesticida come «probabile cancerogeno per l’uomo».

Dietrofront
Nel dietrofront, a giustificazione, si legge nella nota dell’OMS e della FAO: La grande maggioranza delle prove scientifiche indica che la somministrazione di glifosato e di prodotti derivati a dosi fino a 2000 milligrammi per chilo di peso per via orale, la più rilevante per l’esposizione con la dieta, non è associata a effetti genotossici nella stragrande maggioranza degli studi condotti su mammiferi». Secondo questa visione delle cose, i timori per la salute umana non dovrebbero più esistere. «Qualche studio – precisano però OMS e FAO – ha evidenziato un’associazione positiva tra l’esposizione al glifosato e il rischio di linfoma non Hodgkin. Tuttavia l’unico studio, condotto con una grande coorte e di grande qualità, non ha trovato evidenza di una associazione per nessun livello di esposizione».

Rinnovo della licenza, giusto in tempo
La nuova posizione assunta da OMS e FAO, non si sa se dovuta al caso, ha preceduto di poche settimane la decisione della Commissione Ue sul rinnovo della licenza per l’uso del glifosato. In occasione dello stesso meeting, poi, si è stati di manica larga agendo con clemenza nei confronti di altre sostanze chimiche sparse nell’ambiente – per cui poi facilmente assorbibili dagli esseri viventi: il diazinone, un insetticida utilizzato contro le zanzare tigre accusate di essere portatrici del virus come Zika e il malatione, un altro insetticida, secondo le conclusioni degli esperti è improbabile che anche questi diano cancerogeni per l’uomo. Ora sì che siamo tranquilli…

Il vero problema è…
Ma, la domanda che forse in pochi si sono posti è: sono più pericolosi i pesticidi e gli insetticidi o i vari agenti patogeni che sempre più si vanno diffondendo? Probabilmente la risposta è: tutti e due. Ma la situazione che proprio gli esseri umani hanno creato rischia di sfuggire di mano. E’ infatti l’abuso di pesticidi e insetticidi ad aver creato le condizioni per lo sviluppo di nuovi batteri, parassiti, funghi, muffe (e chi più ne ha più ne metta) sempre più resistenti. Questo ci ’’obbliga’’ a usare sempre più queste sostanze, in un circolo vizioso che (se si continua così) non avrà più fine. In conclusione, qual è il male peggiore? L’uso di sostanze chimiche o l’esposizione agli agenti patogeni sempre più agguerriti? A questa domanda però solo il tempo saprà rispondere, quando gli essere umani e l’ambiente saranno così malati da essere arrivati al punto di non ritorno.