23 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Fertilità

Sperma di coccodrillo, il «segreto» per contrastare la sterilità maschile

Dallo sperma di coccodrillo una possibile opportunità per contrastare la sterilità maschile e i problemi di fertilità. Ricercatori hanno individuato un gruppo di proteine che danno la capacità agli spermatozoi di muoversi e riconoscere gli ovuli, e che sono molto simili a quelle presenti nell’uomo

Fertilità maschile, il "segreto" nello sperma di coccodrillo
Fertilità maschile, il "segreto" nello sperma di coccodrillo Foto: Shutterstock

NEWCASTLE – Il segreto della fertilità si potrebbe nascondere anche nello sperma di coccodrillo – in particolare i coccodrilli marini. Ecco quanto scoperto dagli scienziati australiani che hanno condotto uno studio in cui si è riusciti a individuare un gruppo di proteine che danno la capacità agli spermatozoi di muoversi e riconoscere gli ovuli, e che sono molto simili a quelle presenti nell’uomo.

Niente più sterilità?
Certo, il problema della sterilità non è così semplice, dato che i fattori che la causano possono essere diversi. Specie oggi che la fertilità del maschio è minacciata su più fronti: da quelli ambientali a quelli fisiologici. Ma i risultati risultati della ricerca condotta dall’Università di Newcastle (Uk) e pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, fanno ben sperare. «Speriamo – spiega infatti Brett Nixon, coordinatore dello studio – di usare il coccodrillo come modello per comprendere le funzioni dello sperma a livello basico e vedere se possiamo applicare questa scoperta nel trattamento della sterilità nella nostra specie».

I test
Per i test condotti dai ricercatori è stato raccolto e utilizzato lo sperma di vari esemplari di coccodrillo. Lo sperma è stato poi incubato in condizioni riproducenti quelle dell’apparato riproduttivo femminile. Gli esperimenti hanno permesso di scoprire che negli esemplari femminili è presente un interruttore chimico che contribuisce all’attivazione delle proteine. Secondo gli studiosi la chiave è proprio nell’attivazione. Gli spermatozoi, prima di essere attivati «appaiono normali, ma non hanno la capacità di nuotare – sottolinea il dott. Nixon – E crediamo che non abbiano neanche la capacità di riconoscere un ovulo e partecipare alla riproduzione».

Difetti
Il biologo a capo dello studio ha inoltre fatto notare che l’infertilità maschile in molti casi è legata a difetti nello sperma. Questi difetti fanno per esempio sì che gli spermatozoi si presentino in forma immatura, una condizione che rendere difficile trovare condizioni favorevoli per fecondare un ovulo.