C’è chi preferisce la carne al sangue e chi ben cotta. Perché?
Uno studio ha voluto indagare sul perché quando si tratta di mangiare carne alcuni la preferiscano al sangue, mentre altri ben cotta
NORVEGIA – La stagione calda è di solito abbinata alle gite fuoriporta, ai pic-nic con tanto di grigliate. E allora via con carne cotta nelle diverse maniere ma, a tale proposito, come si sa, c’è chi la preferisce al sangue e chi invece ben cotta. Ma perché tutto ciò? Secondo gli scienziati del Nofima – Norwegian Institute of Food, Fisheries and Aquaculture Research di Tromsø in Norvegia, la preferenza è dettata dalle emozioni.
Emozioni
La dott.ssa Nina Veflen Olsen e colleghi hanno dunque scoperto che sono le emozioni che si provano di fronte a un pezzo di carne cruda a far preferire se questa debba essere al sangue o ben cotta. Lo hanno osservato dopo aver condotto nel 2014 uno studio pubblicato sulla rivista Appetite, in cui sono stati coinvolte 1046 persone. Ai partecipanti sono state mostrate una serie di fotografie che ritraevano degli hamburger nei diversi livelli di cottura. L’intento era registrare le reazioni emotive di fronte all’immagine.
I test
Le reazioni che i ricercatori intendevano osservare erano quelle più diffuse, come piacere, voglia, interesse, sorpresa o, per contro, disgusto, paura, repulsione. La misura del tipo e del grado di emozione correlata alla vista e al pensiero di mangiare l’hamburger sono state valutate in due distinti test. Nel primo, ai partecipanti è stato detto che sarebbe stato servito loro soltanto l’hamburger ritratto nella foto. Nel secondo test, invece, sono state mostrate quattro diverse foto ritraenti hamburger con altrettanti livelli di diversa cottura. Ai partecipanti è stato poi chiesto di dire quante probabilità c’erano che li avrebbero mangiati.
Le reazioni
I risultati dei test hanno mostrato che i partecipanti collegavano emozioni come disgusto, ripugnanza, paura alla visione di carne cruda o al sangue e, per questo motivo, preferivano la carne ben cotta. Altri, non mostrando particolare avversione, avrebbero tranquillamente mangiato carne poco cotta. Secondo i ricercatori vi è dunque una correlazione tra le emozioni e le scelte alimentari, tuttavia lo studio non dimostra l’esistenza di una relazione causa/effetto che, nel caso, andrebbe approfondita.