29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Benessere e cambi di stagione

Il risveglio di primavera richiede energia. Ecco dove trovarla

Affrontare i cambi di stagione, come la primavera, richiede molta energia. Spesso però non ce l’abbiamo o non sappiamo dove trovarla. Per rimediare, ecco i consigli dell’esperto dott. Giorgio Crucitti

La primavera è arrivata ormai da qualche settimana, tuttavia la stanchezza che ci portiamo dietro può persistere per molto tempo. E, se non trattata in modo adeguato, può causare molti disagi – sia fisici che psichici. Ma rimediare si può. Ecco i consigli del medico esperto in antiaging.

Ritmi della natura
Volenti o nolenti, tutti quanti siamo profondamente legati ai ritmi imposti dalla natura – e così anche il nostro organismo. Un po’ come per certi tanti animali, se d’inverno a causa della diminuzione delle ore di luce, andiamo in una sorta di letargo, è la primavera a risvegliarci, richiedendo ai nostri organi un surplus d’energia che servirà per prepararci ad affrontare meglio il cambio di stagione, portandoci verso l’estate a pieno ritmo.

Sempre più luce e attività
Come tutti sappiamo, in questo periodo le giornate via via si allungano. In contemporanea, la temperatura esterna aumenta (o così dovrebbe fare). Nonostante tutto, i nostri organi si accorgono del mutamento, adattandosi ed entrando in una fase di frenetica attività di rigenerazione a tutti i livelli. Il ritmo sonno/veglia si modifica. Inoltre, ormoni e neuroni, influenzati dalla maggior quantità di luce naturale disponibile, sono più attivi. «Il nostro organismo si libera dalle scorie accumulate durante l’inverno e dovute a diversi fattori: un’alimentazione troppo ricca di grassi, scarsa ossigenazione per via della permanenza in ambienti chiusi e fin troppo riscaldati, livelli allarmanti di inquinamento dell’aria che respiriamo, consumo eccessivo di antibiotici e antinfiammatori eccetera – spiega il dottor Giorgio Crucitti – Ciò richiede un superlavoro da parte dell’organismo, già impegnato a trasformare le sostanze nutritive nel maggior quantitativo di energia richiesta da tutti i nostri apparati biologici».

Sovraccaricati
Anche l’intestino – prosegue il dott. Crucitti – magari affetto da disbiosi, spesso non diagnosticate ma non per questo meno dannose, contribuisce a sovraccaricare l’organismo, impegnato nella depurazione delle sostanze di scarto. Tale sovraccarico può, a sua volta, determinare un calo delle difese immunitarie: questo genera un circolo vizioso dal quale si esce stanchi e privi di energie, ritrovandosi, in questi casi, a dover fronteggiare la famigerata ‘astenia di primavera’. Oltre all’astenia, il calo delle difese porterà, in alcuni soggetti predisposti, a sviluppare anche le fastidiose allergie primaverili, correlate proprio a una dis-reattività metabolica: l’intestino, sede prioritaria delle difese immunitarie, indebolito dalla disbiosi e dall’eccesso di scorie, se ulteriormente bersagliato da sostanze ‘estranee’, quali i pollini, risponderà con un’iperattività, scatenando il rilascio di istamina e la reazione immunitaria».

Diamoci una mano
Come aiutare pertanto il fisico a fronteggiare lo stress, che il cambio di stagione porta con sé, recuperando quell’energia che sembra venir meno proprio nel momento in cui il nostro organismo ne ha maggior necessità? «Sicuramente – chiarisce il dottor Crucitti – andando a modulare le difese immunitarie. Ancora meglio se ciò avviene prima che il circolo vizioso che le manderà in IPO o IPER reattività abbia inizio, integrando per esempio al momento giusto con uno o più cicli di papaya bio-fermentata FPP, nota per le sue caratteristiche ‘immunomodulanti’ validate da molti studi. L’FPP sembra, oltretutto, avere effetti positivi non solo sulle difese immunitarie ma anche sul fegato stesso».

Il segreto della papaya
«Il segreto dell’efficacia di FPP (Fermented Papaya Preparation) rispetto ad analoghi integratori a base di papaya, non sta solo nella specifica bio-fermentazione, ma anche nel momento di raccolta del frutto della papaya – precisa Crucitti – E’ solo il frutto verde, infatti, a possedere elevati quantitativi di enzimi e aminoacidi, perché il frutto in stato di avanzata maturazione contiene soprattutto zuccheri. E se tutti i frutti fermentati sono buoni tonici, proprio a causa degli zuccheri presenti, non tutti possiedono le caratteristiche proprietà immunomodulanti e antiossidanti di FPP, dovute proprio all’attivazione di specifiche sostanze, che vanno a riequilibrare il nostro sistema redox e la risposta immunitaria dell’organismo».

Agire anche sull’alimentazione
Durante i cambi di stagione è fondamentale anche curare l’alimentazione, che deve essere adeguata a supportare l’eliminazione delle tossine accumulare durante l’inverno. «Dovremo anche prenderci cura del nostro organismo andando a cambiare l’alimentazione, che dovrà essere ricca di frutta e verdura di stagione, di cereali integrali, pesce, e povera di proteine e grassi animali – sottolinea il dottor Crucitti – Al tempo stesso dovremo ricordarci di bere molta acqua per favorire il drenaggio epatico e, se la stanchezza non si dovesse attenuare, ricorrere a fitoestratti e sostanze ‘detossinanti’: Tarassaco, Quassia amara, Cardo mariano, Leptandra, Berberis, Cinara ecc. Se invece meteorismo, gonfiore, alveo alterato ponessero il dubbio di una disbiosi, sarà importante bonificare il terreno anche a livello intestinale, con un’alimentazione corretta e con l’assunzione di prebiotici (fruttoligosaccaridi) e probiotici (lattobacilli e bifidobatteri)».

Risvegliamoci
La primavera ci richiede dunque di risvegliarci, così come avviene in natura. «Un intervento mirato – conclude Crucitti – con assunzione di papaya bio-fermentata FPP® (Immun’Âge®), per modulare e rinforzare le difese immunitarie e, se necessario, con strategie drenanti per il fegato ed eubiotiche per la flora intestinale, porteranno senza dubbio gli organi messi alla prova dal cambio di luce e temperatura a lavorare meglio, tamponando stress eccessivi. Inoltre, ciò comporterà anche livelli di energia superiori con i quali poter attraversare senza fatica la più bella tra le stagioni, quella del ‘risveglio’».