11 dicembre 2024
Aggiornato 00:30
Dermatologia

Addio alle rughe con l’enzima che blocca l’invecchiamento della pelle

Scienziati britannici scovano l’enzima responsabile dell’invecchiamento della pelle. Addio dunque a rughe e pelle cadente?

NEWCASTLE – Rughe, pelle avvizzita, che si assottiglia… sono solo alcuni dei problemi che insorgono con l’inesorabile passare del tempo. Ma perché accade tutto ciò? Secondo i ricercatori dell’Università di Newcastle il responsabile sarebbe un enzima, che con l’avanzare dell’età diminuisce, facendo invecchiare la pelle.

Un mercato sempre in auge
Quello della bellezza è un mercato che non conosce tempo. Non è un caso. Chi d’altronde è contento di invecchiare? Nessuno. E se ne farebbe volentieri a meno, specie quando questi segni sono stampati indelebilmente sul volto o in altre parti del corpo. Per questo motivo sono in molti a ricorrere ai rimedi più svariati (spesso dettati anche dalle possibilità economiche) per cercare di fermare o quantomeno rallentare l’invecchiamento. Al primo posto tra i segni più detestati ci sono senz’altro le rughe, ma anche le zampe di gallina, la pelle che si assottiglia o perde tono, le macchie e così via.

Fermare l’invecchiamento
I ricercatori dell’Università di Newcastle avrebbe individuato un enzima metabolico che con l’avanzare dell’età tende a diminuire. L’enzima è presente nel sistema centrale delle cellule epiteliali o mitocondri, cioè nella pelle. La sua diminuzione sarebbe dunque la causa dell’invecchiamento, per cui agire su di esso per prevenire o rallentarne la scomparsa dovrebbe prevenire o rallentare il conseguente invecchiamento della pelle. «Il corpo umano invecchiando tende a perdere i mitocondri, che rendono la pelle giovane ed elastica – ha spiegato il dott. Mark Birch-Machin, coordinatore dello studio – Viceversa aumentano i radicali liberi che sono dannosi e agevolano l’invecchiamento della stessa. Un processo che si può vedere facilmente sulla nostra pelle, quando appaiono segni e rughe».

Nuove prospettive
I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Investigative Dermatology aprono nuove vie di sviluppo per trattamenti anti-età e prodotti capaci di contrastare il calo dell’enzima. Oltre a ciò, comprendere il funzionamento di questo meccanismo può a sua volta aiutare a capire come invecchiano gli organi, e così prevenire alcune delle malattie legate all’età. L’enzima Complex II, come è stato chiamato, ha una sua attività specifica che è stata misurata per mezzo di campioni di pelle di 27 soggetti di età compresa tra i 6 e i 72 anni. Si è così scoperto che vi è un calo dell’attività dell’enzima soltanto nelle cellule che avevano smesso di crescere. «Questo enzima è il cardine tra due importanti modi di produzione dell’energia nelle nostre cellule – ha sottolineato Birch-Machin – e il calo della sua attività contribuisce a ridurre la bioenergia nelle cellule che invecchiano». Agire pertanto sull’enzima potrebbe essere la chiave per fermare l’invecchiamento delle cellule.