28 agosto 2025
Aggiornato 02:30
Le nuove frontiere nella lotta ai tumori

Arriva la diagnosi digitale per i tumori: cellule visibili come pixel

Una nuova tecnologia osserva ogni più piccola unità cancerogena per trovare la cura migliore per il paziente. Il futuro della medicina sono le cure personalizzate

ROMA ─ Ormai è risaputo: una diagnosi accurata e tempestiva permette di ottenere risultati migliori per il paziente.  È il caso di questa nuovissima tecnologia che permette di vedere ogni più piccola cellula cancerogena per verificare il suo genoma e le eventuali modificazioni. Il risultato? Una cura personalizzata ed efficace. La ricerca questa volta è tutta italiana e lo studio è stato appena pubblicato su Scientific Reports.

Tanti piccoli pixel
E’ la biopsia del futuro quella che consente di osservare le unità tumorali come se fossero tanti piccoli pixel. «Grazie alla nostra tecnica – spiega il coordinatore allo studio Nicolò Manaresi ─ possiamo disgregare la biopsia fino ad avere una sospensione di cellule libere che vengono passate nel sistema per essere digitalizzate una per una. In pratica, ciascuna cellula diventa una sorta di pixel che può essere monitorato con estrema precisione, consentendo di eliminare il rumore di fondo presente quando le cellule tumorali sono poche o quando non tutte esprimono le stesse mutazioni».

Una mappa completa del genoma
«Con il nuovo test sarà possibile digitalizzare le cellule tumorali di un campione anche microscopico, analizzarle una a una isolandole come gruppi omogenei e mapparne il genoma mettendolo a confronto con quello delle cellule sane presenti nella biopsia», spiega Gianni Medoro, ideatore del progetto.

Il primo passo per bloccare l’evoluzione del tumore
Non è solo l’azione tempestiva che permette di curare al meglio un paziente, ma anche la scelta oculata della terapia in base al tipo di tumore permette di ottenere risultati migliori. Le cellule cancerogene spesso si modificano dando luogo a sottotipi tumorali. Essere in grado di vedere le più disparate popolazioni cellulari permette di avere un’idea precisa del potenziale di generazione delle metastasi. Questo consente anche di scegliere farmaci e terapie che possano andare dritte all’obiettivo.