Carni lavorate e salumi, pericolosi anche quelli vegetariani
Le carni lavorare provocano il cancro? Le carni “vegane” contengono prodotti animali. I salumi tradizionali, Dna umano
ROMA – Cattive news, in questi giorni, per chi mangia carne. E persino per i vegetariani. Dopo la «batosta» dell’OMS che ha dichiarato cancerogene le carni lavorate, arriva un nuovo studio che mette sul banco degli imputati gli hot dog. La ricerca pubblicata sul Telegraph.
La carne vegana che contiene prodotti animali
La ricerca, condotta dal Clear Food Labs, ha analizzato hot dog vegetariani e non. E i risultati sono stati tutt’altro che positivi. In alcuni prodotti vegani ci si trova anche la carne. Probabilmente è questo il motivo per cui sono comunque molto saporiti. Negli altri, invece, ci sono tracce di DNA umano. Ma non bisogna temere che dentro l’alimento sia finita carne umana, piuttosto residui di saliva e capelli(!). E, a dirla tutta, non si sa quale sia la cosa migliore. I test sono stati condotti su 345 salsicce e hot dog di 75 diverse marche produttrici.
Ma la carne rossa è davvero pericolosa? I consigli di Altroconsumo
In seguito agli «allarmismi» dei giorni precedenti, circa l’uso di salumi e carni rosse è bene fare chiarezza sulla reale pericolosità di tali alimenti. Non è una novità che la carne rossa sia stata collegata al rischio di cancro al colon. Ma Altroconsumo sottolinea che «i problemi per carne lavorata e carne rossa sono differenti e che non sono pericolose nello stesso modo di tabacco e amianto». Sul banco degli imputati ci sono soprattutto i salumi, la carne affumicata, le salsicce, la carne in scatola, sottosale e i sughi pronti a base di carne.
Qual è la dose pericolosa?
Secondo la IARC il rischio viene aumentato del 18% mangiando 50 grammi di salumi ogni giorno. Ma, numeri alla mano, consideriamo la pericolosità delle varie sostanze con cui siamo a contatto. Le morti associate alle carni lavorate sono 34.000 in tutto il mondo; quelle correlate al tabacco 1 milione. In sintesi, la carne rossa è permessa ma in dosi non eccessive e non dovrebbe essere consumata quotidianamente. In particolare dovrebbe essere associata a legumi, frutta, verdura e moderata attività fisica.