19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Vivere più sani e più a lungo

Il segreto della longevità

Secondo gli scienziati il segreto della longevità esiste. Sono piccoli atteggiamenti di vita che possono fare la differenza. Scopriamo quali

NEW MEXICO – L’aspettativa di vita è andata via via aumentando negli ultimi decenni. Tanto che oggi sono molti gli ultranovantenni e i centenari ancora in vita. Ma qual è il segreto della longevità? È una questione genetica o cos’altro? A questa e altre domande ha provato a rispondere il prof. Len Kravitz dell’Università del New Mexico.

SEMPRE PIÙ VECCHI – Secondo le statistiche Usa, i 65enni in circolazione erano 3,1 milioni nel 1900, che sono arrivati a essere ben 35 milioni nel 2000 e, infine, 40,3 milioni nel 2010: una crescita esponenziale. Siamo dunque sempre più vecchi, tuttavia raggiungere una certa età non vuol dire essere per forza in salute. «E’ bello che le persone vivano più a lungo – commenta Kravitz – ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di coltivare una mentalità di healthspan [durata della vita in salute] piuttosto che la durata della vita in sé. Gli adulti che si prendono cura di se stessi fisicamente e mentalmente hanno una migliore qualità di vita negli anni successivi rispetto a coloro che non lo fanno».

VIA STRESS E ALTRI ATTENTATORI – «Lo stress cronico è anche un grande contributore all’invecchiamento – sottolinea Kravitz – e il modo migliore per combatterlo è l’esercizio fisico. Incorporare qualche allenamento di resistenza, esercizi aerobici e pratiche mente/corpo per affrontare lo stress sul posto di lavoro o dove esiste il problema. Quando si assume questo approccio multi-sfaccettato è possibile mediare lo stress e avere meno declino cognitivo».

PIÙ MOVIMENTO MENO PROBLEMI – «L’esercizio fisico è estremamente importante per un invecchiamento in salute – afferma Kravitz – La mancanza di esercizio fisico durante la vita adulta è associata a debolezza, stanchezza, diminuzione della propria salute fisica e mentale. Si riduce il benessere e insorgono le malattia, si ha perdita di autostima e autoefficacia e un aumento della depressione e ansia».

CERVELLO IN ATTIVITÀ – Il cervello poi ha bisogno anche di essere tenuto attivo per rimanere giovani, aggiunge l’esperto. Lettura, giochi, memorizzare e sfidare se stessi con nuovi hobby possono tutti giocare un ruolo nel mantenere il cervello in salute. Anche il respiro è importante: a differenza dei muscoli, il cervello non immagazzina energia, e quindi ha bisogno di un flusso costante di ossigeno per rimanere forte.

SOCIALIZZARE – Uscire e socializzare con amici e familiari, consiglia Kravitz. Molti studi sostengono gli effetti positivi dell’interazione sociale, come il mantenimento delle funzioni cognitive e la protezione contro malattie come la demenza e l’Alzheimer. In genere, le persone che hanno una più ampia cerchia di amici tendono a invecchiare meglio.

RIDERE DI PIÙ – «Non smetti di divertirti perché si invecchia, si diventa vecchi perché si smette di divertirsi», così recita un proverbio ricorda Kravitz, e non possiamo darli torto. Il segreto della longevità è dunque in una serie di tanti piccoli fattori che, se uniti, possono davvero fare la differenza.