Cuore, ecco perché non conviene essere astemi
Gli scienziati ritengono che un bicchiere di vino al giorno sia benefico per il cuore, riducendo il rischio di insufficienza cardiaca
CAMBRIDGE – Gli scienziati della Harvard Medical School ritengono che bere moderatamente, come un bicchiere di vino al giorno o poco più di birra, faccia bene al cuore. Questa abitudine ridurrebbe del 20% il rischio di sviluppare l’insufficienza cardiaca – una condizione che può portare alla morte.
È PUR SEMPRE ALCOL – D’accordo, i ricercatori statunitensi sostengono che per il cuore delle persone di mezza età bere un po’ di alcol sia salutare. Non dobbiamo però dimenticare che si tratta pur sempre di alcol – e l’abuso fa male. Per cui non prendiamo la palla al balzo per giustificare un possibile vizio del bere. Detto ciò, i risultati dello studio, pubblicati sull’European Heart Journal, mostrano che un poco di alcol fa davvero bene quale prevenzione delle malattie cardiache.
MASCHI E FEMMINE DIVERSI – Come in molti altri ambiti, anche negli effetti del bere moderato uomini e donne sono diversi. Secondo quanto trovato dal dott. Scott Solomon e colleghi, a beneficare maggiormente del bicchiere di vino o birra sarebbero gli uomini – con la già citata riduzione del rischio del 20%. A differenza, le donne si devono accontentare di un 16% – ma è pur sempre meglio che niente.
ASTEMI SVANTAGGIATI – La curiosità di questo studio è che per beneficiare della riduzione del rischio di insufficienza cardiaca (o scompenso cardiaco) bisognerebbe proprio bere: essere astemi non apporterebbe alcun vantaggio – almeno in questo caso. Il dott. Solomon ritiene che, anche se non è provata una relazione causa/effetto, «questi risultati suggeriscono che bere alcolici con moderazione non contribuisce a un aumento del rischio di insufficienza cardiaca, ma può invece anche essere protettivo». Insomma, un po’ come dare ragione a chi sostiene che un bicchiere di vino non ha mai ammazzato nessuno, anzi…