28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Poche idee e pure confuse

I giovani e il sesso

Un rapporto voluto dal Ministero della Salute rivela la grande ignoranza giovanile in materia di relazioni sessuali

ROMA - Molti giovanissimi avrebbero bisogno d’aiuto per gestire le relazioni sessuali. Da un’indagine condotta in sei Regioni italiane (Lazio, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Puglia) nell'ambito del rapporto «Giovani maschi e l’amore», per il progetto Amico Andrologo voluto dal Ministero della Salute è emerso che ci sarebbero addirittura diciottenni che chiedono al medico come si cura l’omosessualità, o se l’Aids esiste ancora ancora. Insomma i giovani sul sesso avrebbero poche idee e pure confuse.

Risultati che non sono dissimili da uno studio che venne pubblicato sugli Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine secondo cui spesso le ragazze per la paura di fare arrabbiare i fidanzatini e dunque perderli, si concedono sessualmente non perché lo desiderano, ma perché si ritengono forzate a farlo. Ed il rischio è che aumentino le malattie sessualmente trasmesse e le gravidanze indesiderate. Le femmine corrono infatti i maggiori pericoli soprattutto perché da un’indagine risulta che il 30% delle adolescenti affronta il primo rapporto senza usare alcun metodo concezionale. E la prima volta, dal punto di vista delle gravidanze, è la più pericolosa come afferma il ginecologo cagliaritano Gianbenedetto Melis. L’appuntamento con il sesso avviene in media in Italia intorno ai 16 anni ed è risultato inoltre che il ragazzo smette di usare il profilattico quando la ragazza prende la pillola. Una scelta che, pur mettendo al riparo la femmina dalle gravidanze indesiderate, non la tutela dalle malattie a trasmissione sessuale.

I dati del rapporto «Giovani maschi e l’amore» sono stati rielaborati dall’Università la Sapienza di Roma, nel Dipartimento di fisiopatologia: è emerso che il 57% dei ragazzi visitati presentava qualche patologia riconducibile a queste malattie, come infiammazioni genitali e riproduttive, e il 41,8% aveva disturbi che potevano mettere in pericolo la loro capacità riproduttiva. Sul tema contraccezione è risultato che il 42,3% dei diciottenni ha rapporti sessuali non protetti, sia che frequentino una sola partner che più donne contemporaneamente. Secondo la maggior parte degli adolescenti il preservativo serve solo a non avere gravidanze indesiderate: infatti il 23,9% si affida alla pillola contraccettiva che prende la compagna. Addirittura il 61,4% non si affida a nessun tipo di precauzione. I giovani imparano il sesso da amici e online: nel 64,4% dei casi le informazioni arrivano dagli amici, nella restante percentuale da televisione e internet. Con il risultato che le informazioni che arrivano da queste fonti sono spesso parziali e incomplete.