26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Sentenza del Tribunale

Germania, si a impianto ovuli fecondati a vedova

Il marito era morto in un incidente stradale

BERLINO - La corte d'appello di Rostock, in Germania, ha dato ragione a una donna che vuole avere un figlio dal marito defunto, con l'ausilio dell'inseminazione artificiale.

Il marito di Ines, Sandro, è morto in un incidente stradale nel luglio 2008. La coppia aveva deciso di avere un figlio con l'inseminazione artificiale e, dopo sei anni di inutili tentativi, si era rivolta alla clinica Dietrich Bonhoffer, nel Brandeburgo, dove si era proceduto alla fecondazione degli ovuli e alla loro conservazione. Quattro mesi dopo, la disgrazia. Nel frattempo un embrione era stato già impiantato nell'utero della madre, ma la gravidanza era fallita. La donna adesso vorrebbe tentare di nuovo, «per far continuare a vivere una parte di lui».

La legge in Germania vieta l'impianto di embrioni con il seme di un uomo defunto. La clinica si era appellata a questa norma nel respingere la richiesta della donna. E il tribunale di prima istanza aveva dato ragione alla clinica. Ma la corte d'appello di Rostock ha stabilito oggi che se resta vietato procedere alla fecondazione di un ovulo con gli spermatozoi di una persona morta, non è vietato invece procedere all'inseminazione se l'ovulo era stato fecondato prima del decesso e poi conservato.