29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Gli italiani sono sempre più infedeli nella vita matrimoniale

Il 7% dei tradimenti coniugali in Italia è a sfondo omosessuale

Associazione matimonialisti italiani: «Donne tradiscono quasi quanto i maschi. Spesso con colleghi»

ROMA - Gli italiani sono sempre più infedeli nella vita matrimoniale e, sempre più spesso, rompono i «patti coniugali» per avventure con esponenti dello stesso sesso: a essere a «sfondo omosessuale» sarebbe, infatti, il 7% dei tradimenti. In pratica, spiega Gian Ettore Gassani, presidente dell`associazione dei matrimonialisti italiani, in ben un matrimonio su due vi è un infedele. Nel 70% dei casi si tratta di infedeltà occasionali, le cosiddette «scappatelle», commesse dai «traditori seriali», autentici professionisti dell`infedeltà. Nel 60% dei casi le infedeltà vengono consumate con i propri colleghi di lavoro, spesso nelle ore pomeridiane.

Le mogli stanno raggiungendo i mariti nelle statistiche degli infedeli, visto che la scappatella è prerogativa al 45% delle donne e al 55% degli uomini). Il 7% dei tradimenti è a sfondo omosessuale, secondo una ricerca del Centro Studi Ami. I processi di separazione e divorzio sovente riguardano tradimenti con persone dello stesso sesso o transessuali (sempre più di moda).

«Il difficile per un difensore - spiega Gassani - è mostrare le prove fotografiche di tale tipo di tradimenti al coniuge. Anche le mogli, nel 4% dei casi, tradiscono con una persona dello stesso sesso».

La Cassazione, con la sentenza n. 7207/09, si è pronunciata relativamente ad un tradimento omosessuale equiparandolo, in termini di gravità e addebitabilità della separazione, ad una infedeltà eterossessuale. «Gli uomini che tradiscono a livello omosessuale o transessuale il più delle volte posseggono un grado di istruzione medio-alto e un livello socioeconomico superiore alla media», aggiunge Gassani e conclude: «Se fossero effettuate indagini o investigazioni sul conto di tutte le famiglie italiane, ne uscirebbe un quadro molto diverso da quello offerto dagli stereotipi più consolidati».