23 agosto 2025
Aggiornato 08:00

Procreazione: No da tribunale Vigevano a figlio da uomo in coma

Legale: «Impugneremo il provvedimento, dopo il caso Englaro tutto più difficile»

VIGEVANO - Il Tribunale di Vigevano ha respinto la richiesta di accedere alla procreazione medicalmente assistita avanzata dal padre di un uomo di 35 anni ricoverato in coma irreversibile per un tumore al cervello. Il padre è il tutore dell'uomo e agisce per fare in modo che la nuora possa avere un bimbo da suo figlio e l'istanza era stata presentata a gennaio. Contro la decisione, depositata oggi dal collegio di 3 giudici presieduto da Anna Maria Peschiera, il legale della famiglia annuncia la volontà di impugnare il provvedimento. «Non ho visto il provvedimento - ha detto Claudio Diani, legale della famiglia, raggiunto telefonicamente da Apcom - e dunque non so le motivazioni che hanno spinto i giudici a decidere per il no. Se però ci fossero alla base le cose che hanno sostenuto il pm e il giudice tutelare, impugneremo il provvedimento».

Secondo i giudici sarebbe impossibile, nel caso in questione, ricostruire la volontà dell'uomo, nel pieno delle sue facoltà mentali, di accedere alla procreazione medicalmente assistita se impossibilitato ad averlo in modo naturale, ma il legale spiega di avere chiesto ai giudici che fossero sentiti «parenti, amici e familiari che avrebbero potuto testimoniare e nessuno di loro è stato sentito».

La moglie dell'uomo, spiega il legale, ha appreso la notizia «tranquillamente, non ha commentato la decisione ma il tono dela sua voce era un po' più triste». E non aiuta le cose quanto accaduto con il caso Englaro, dopo il quale «si è iniziato ad avanzare proposte di legge più restrittive che mai, visto che il nodo è sempre lo stesso: l'accertata volontà della persona».

A essersi dichiarato disponibile ad aiutare la donna, originaria dell'Est Europa, il ginecologo Severino Antinori, che al San Matteo di Pavia ha prelevato dall'uomo un campione di liquido seminale su richiesta della moglie, conservato nella banca del seme di Roma.