4 maggio 2024
Aggiornato 18:30

Le donne si sentono spesso «ignoranti» in materia di gravidanza e parto

Lo evidenzia un recente studio condotto dall'università di Warwick (Regno Unito)

Nella società l'idea predominante è che le donne, per genere e geni, abbiano la capacità innata di affrontare con calma gravidanza, nascita e cura di un figlio. Un recente studio condotto dall'università di Warwick (Regno Unito) evidenzia, tuttavia, che tale idea potrebbe non coincidere con la realtà e che le donne si sentono impreparate in materia di gravidanza e maternità.

Questo studio dimostra che il senso di inadeguatezza di numerose donne relativamente alla gravidanza e alle cure da dedicare a un neonato sono parzialmente riconducibili alla tendenza, sorta negli ultimi decenni, di allontanarsi dalla propria città e dalla propria famiglia per motivi di studio o di lavoro, perdendo di conseguenza il sostegno e i consigli necessari normalmente forniti dai famigliari. Nello studio si suggerisce inoltre che la tendenza ad incoraggiare le donne a partorire in ospedale, invece che in casa, fa sì che le donne non abbiano alcuna esperienza della nascita di un bambino fino al momento in cui sono loro stesse a partorire.

La dottoressa Angela Davis, ricercatrice della Leverhulme presso il Centro di storia della medicina dell'Università di Warwick, per questo studio ha intervistato più di 90 donne relativamente a gravidanza, parto e cura dello stesso.

La dottoressa afferma «La mobilità geografica si è tradotta nel fatto che le donne spesso vivono molto distanti dalle proprie famiglie, il che significa che è meno probabile che abbiano la possibilità di avere vicini i propri famigliari. Inoltre, la maggior parte dei parti avviene all'interno di una struttura ospedaliera. Per questo sono pochissime le donne che hanno assistito a un parto prima della nascita del loro primo figlio.»

La prima parte dello studio è dedicata alla maternità negli anni compresi tra il 1930 e il 1970, periodo in cui la dottoressa Davis ha ottenuto alcuni dati sorprendenti. Sebbene anche negli anni Trenta e Quaranta le donne si sentissero ignoranti rispetto al sesso e al parto, questo era dovuto al fatto che questi argomenti fossero tabù e quindi poco trattati all'interno del nucleo familiare.

La dottoressa Davis ritiene che questo senso di ignoranza sia stata predominante nel XXI secolo perché, nonostante le donne siano meglio informate sul sesso, ricevono ancora poche informazioni sull'andamento di gravidanza, parto e cura del bambino.

Molte delle donne intervistate dalla dottoressa Davis hanno affermato di aver provato ad essere più aperte con i propri figli sugli argomenti relativi al sesso, ma la maggior parte di loro non riteneva che una maggiore educazione sessuale fosse necessariamente un fattore positivo.

«Le donne intervistate hanno dimostrato una certa ambivalenza su questo argomento e molto di loro non erano sicure che questa aumentata conoscenza fosse del tutto positiva» ha detto la dottoressa Davis. «C'era poi una distinzione tra questo fattore e l'educazione in materia di gravidanza e parto, nei confronti della quale avevano un atteggiamento più positivo.»

Lo studio ha evidenziato che numerose donne sentono di avere una preparazione inadeguata per occuparsi di un neonato e che la maternità non sempre è istintiva. La maggior parte delle donne coinvolte dallo studio erano concordi nell'affermare di essersi occupate del proprio bambino in modo istintivo, ma di non essere sempre state certe del modo in cui farlo.

«Le testimonianze delle donne intervistate per questa ricerca indica quanto la maggior parte di loro si sentissero ignoranti e impreparate ad affrontare gravidanza, parto e cura di un neonato fin dagli anni Sessanta e come gli stessi sentimenti possano valere ancora per le donne di oggi» ha affermato la dottoressa Davis.