28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Introdurre team di infermieri e di fisioterapeuti all'interno delle strutture di degenza per gli anziani

Migliorare la qualità della vita nell'anzianità

Questo non migliorerà soltanto la qualità della vita dei degenti, ma diminuirà anche i ricoveri ospedalieri

Si possono ottenere importanti miglioramenti nella qualità della vita degli anziani introducendo team di infermieri e di fisioterapeuti all'interno delle strutture di degenza per gli anziani. Secondo uno schema pilota intensivo della durata di due anni svolto nel regno Unito, questo non migliorerà soltanto la qualità della vita dei degenti, ma diminuirà anche i ricoveri ospedalieri.

I governi di tutta l'Europa stanno cercando dei modi per meglio gestire e migliorare il vivere-alla-giornata della popolazione che invecchia. Uno schema pilota della durata di due anni svolto a Bath e nell'area del Somerset nord-orientale sta indicando la via verso un metodo di cura degli anziani che fornisce sia un miglioramento della qualità della vita, che risparmi economici.

La ricerca è stata svolta congiuntamente dall'Università del West of England, Bristol (UWE) e dall'università di Warwick (Regno Unito), e i risultati ottenuti sono stati pubblicati dalla Joseph Rowntree Foundation.

I ricercatori hanno seguito uno schema pilota della durata di due anni che ha coinvolto 131 ospiti a lunga degenza di una casa di cura residenziale. Nel corso di due anni agli ospiti sono state fornite cure infermieristiche e fisioterapeutiche. Inoltre, grazie ad uno speciale programma di formazione, è stato scelto un team per sviluppare le competenze infermieristiche del personale scelto per le case di cura.

Questo team, anche denominato «in-reach team», è stato capace di individuare e affrontare patologie senza l'intervento degli interessati. Se si considera che molti degenti soffrono di patologie come la demenza (che significa che sono incapaci di comunicare i loro sintomi al personale), una tale abilità risulta essere particolarmente importante.

Come risultato di questo sforzo, è stato possibile risparmiare più di 46 EUR alla settimana a persona attraverso una diminuzione dei ricoveri ospedalieri e un ritardato trasferimento alle case di cura. Ciò è in contrasto con i 3,38 EUR alla settimana che sarebbero necessari per attuare un tale programma.

Questi risultati potrebbero portare a un enorme risparmio per le autorità locali. «Nel corso dello studio, durato due anni, sono stati individuati tra gli 80 e quasi 200 potenziali ricoveri ospealieri e sono state possibili 20 dimissioni precoci,» ha commentato la prof. Ala Szczepura dell'università di Warwick. «Al di là dei vantaggi citati dai pazienti e dal personale, riteniamo che investire in un tale servizio potrebbe produrre risparmi fino a un terzo di milione di euro all'anno per il Primary Care Trust e le autorità locali,» ha concluso la professoressa.

Secondo un altra ricercatrice, Deidre Wild, «Permettere alle persone di rimanere nelle loro strutture di degenza, fornendo loro cure specialistiche durante gli episodi di malattia, è stato considerato favorevolmente sia dagli interessati che dal personale. Rimanere nell'ambiente familiare ha dato agli ospiti delle strutture di degenza un maggiore senso di sicurezza durante i momenti difficili.»

I risultati di questo studio potrebbero presto significare la fine di queste strutture per anziani anonime presenti in tutta l'Europa e la loro sostituzione con case di cura per anziani più umane che pongono la qualità della vita come priorità.