29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Rom

Scontro epico sui rom tra monsignor Sigalini e Borgonovo: «Porco demonio, sono italiani come te»

E' scontro aperto a L'Aria che tira tra monsignor Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina, e il vicedirettore de La Verità, Francesco Borgonovo

ROMA - E' scontro aperto a L'Aria che tira su La7 tra monsignor Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina, e il vicedirettore de La Verità, Francesco Borgonovo, a proposito della situazione dei rom in Italia dopo la proposta lanciata nei giorni scorsi di Matteo Salvini di censirli. Borgonovo ribadisce a più riprese: «Non mi sembra che ci sia nessuno che voglia perseguitare i rom, ma bisogna che questi ultimi collaborino e facciano quello che fanno gli altri italiani: lavorare, altrimentivotino il M5s che gli dà il reddito di cittadinanza». Monsignor Sigalini ribatte: «Innanzitutto non vanno ghettizzati assolutamente, perché in questo modo si rinforzano l’uno con l’altro e perdono tutte le speranze». «Ma perché non possono andare in un appartamento?» – rilancia ancora Borgonovo – «Perché non possono andare a lavorare, pagarsi un affitto, mandare i figli a scuola senza che vadano i carabinieri a prelevare i bambini dal campo rom?».

L'identità culturale prima di tutto
Monsignor Sigalini non ha dubbi: «Secondo me, bisogna anche cogliere la loro struttura di popolo, che non è facilissima, hanno bisogno di essere aiutati per una integrazione che salvi la loro dignità e il loro modo di essere». Borgonovo sbotta: «Ma non si può, sono 50 anni che l’integrazione non funziona, dai». Monsignor Sigalini continua: «È un popolo con le sue caratteristiche. Perché metterlo in un appartamento?». «Perché altrimenti vanno a rubare – risponde il giornalista - e giustamente poi la gente si incazza».

Il monsignore esplode
Mons. Sigalini è fermo sulla questione dell'identità culturale, che va rispettata. E Borgonovo: «Ma non si rende conto che è offensivo nei confronti di altre persone che guadagnano meno di quel rom e non hanno ugualmente la casa popolare? Perché a loro deve essere concesso di essere un popolo e agli altri no? Con questo ‘in nome del popolo’ va bene tutto». E Sigalini esplode, invocando persino il diavolo: «Ma porco demonio». «Porco demonio un corno!. Non dire ‘loro’, perché sono italiani come te».