19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Sicurezza

Campi rom: poliziotti arrestano ladri, ma vengono accerchiati

Il controllo effettuato presso il campo rom di via Piccirilli, ha visto l’accerchiamento di una pattuglia da parte degli abitanti dell’insediamento a nord di Roma

Auto della Polizia
Auto della Polizia Foto: ANSA

ROMA - È finito con l’accerchiamento degli agenti della pattuglia che stavano provvedendo al fermo di alcuni ladri all’interno di un campo nomadi. Una volta arrivati, i poliziotti hanno arrestato due persone fermate mentre erano intente assieme ad altri a svuotare un container nei pressi del camping River, in via Tenuta Piccirilli, sulla Tiberina.

Catena umana - Il controllo era scattato quando la pattuglia del Commissariato Flaminio ha avvistato una catena di persone intente a svaligiare un container e a trasportare la refurtiva nei pressi dell’accampamento. All’arrivo degli agenti, le persone hanno cominciato a scappare: ad essere fermati sono stati i due uomini. Subito dopo, però, 150 persone che vivono all’interno dell’insediamento, hanno accerchiato gli agenti nel tentativo di bloccare le operazioni di arresto, con l'obiettivo di liberare i due fermati.

Non solo refurtiva - Come denunciano ormai da anni i residenti di quel quadrante, la situazione nei pressi di via Piccirilli è diventata insostenibile. Nell’accampamento «Villaggio River» da oltre dieci anni vivono circa 500 persone; quasi 150 di queste – tra cui molte donne e bambini – vivono in condizioni precarie, senza gas, acqua o servizi fognari. Nelle immediate vicinanze, poi, sono presenti discariche improvvisate e numerose prostitute in attesa di clienti.

Chiusura mai avvenuta - Le numerose denunce degli abitanti sembrano cadute nel vuoto: camion sospetti che entrano e escono dall’insediamento, numerosi furti e degrado diffuso hanno preceduto in questi mesi gli arresti effettuati nella giornata di oggi. Per ben due volte, inoltre, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha chiesto chiarimenti circa questa struttura e il relativo bando che la riguarda. La chiusura doveva arrivare lo scorso 30 giugno, ma come dimostra l’ultimo fatto di cronaca, l’insediamento continua a essere tollerato. Non certo dai cittadini della zona.