19 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Incidenti

Muore il capo del soccorso alpino: cade in cordata sul Monte Bianco

Gian Attilio Beltrami, presidente del Soccorso Alpino lombardo, muore tragicamente durante una cordata a quasi quattromila metri di altezza. Le cause sono ancora sconosciute

Muore Gian Attilio Beltrami durante una cordata sul Monte Bianco
Muore Gian Attilio Beltrami durante una cordata sul Monte Bianco Foto: ANSA | ITALIAN ALPINE RESCUE ANSA

COURMAYEUR - Si chiama Gian Attilio Beltrami ed è il 64enne presidente del Soccorso Alpino lombardo che ieri stava scalando a quasi quattromila metri di altezza sul Mont Dolent (Monte Bianco). Si trovava in compagnia di un ragazzo decisamente più giovane, dell’età di 23 anni, quando è avvenuto il tragico incidente che ha sconvolto tutti i soccorritori che lo conoscevano da tempo. Anche il ragazzo è rimasto ferito piuttosto gravemente. Attualmente pare aver riportato ferite in tutto il corpo e un modesto trauma cranico. È stato trasportato all’ospedale Parini di Aosta grazie all’intervento dell’elisoccorso della Protezione Civile.

Dettagli ancora da chiarire
Purtroppo, in merito alla vicenda, sono ancora molti i dettaglia da chiarire. Il primo fra tutti è quale possa essere stata la causa di una caduta a 3.600 metri di altezza. Beltrami, infatti, aveva anni di esperienza alle spalle e difficilmente avrebbe commesso un errore tanto grave da causare la morte di una persona. Forse c’è stato qualche problema con le attrezzature? Forse non erano così sicure come sembrava? Per ora le indagini sono state affidate alla Guardia di finanza di Entreves.

Un pensiero sincero alla famiglia della vittima
«Un pensiero di cordoglio sincero e commosso va ai familiari da parte di tutti i tecnici del Soccorso alpino e speleologico, che ricorderanno Gianni Beltrami come una persona di grande competenza e generosità […] L’evento ha sconvolto tutti i soccorritori che conoscevano Gianni da decenni», si legge in una nota del Corpo nazionale di soccorso alpino. La salma di Beltrami è stata portata a Courmayeur dove si trova anche Soccorso alpino valdostano e quello della guardia di finanza di Entreves.

Una splendida persona
La nota del corpo Nazionale del Soccorso Alpino riporta anche una sintesi della vita di Beltrami: «Entrato nel Cnsas come tecnico di soccorso speleologico, ha poi proseguito acquisendo la qualifica di soccorritore alpino e di tecnico di elisoccorso. Per diversi anni ha curato l'organizzazione della presenza del Cnsas al Giro d'Italia e per trent'anni ha ricoperto il ruolo di delegato della XIX Zona Lariana, una delle più vaste d'Italia per territorio, che include le province di Lecco, Como, Varese e Pavia».