13 ottobre 2025
Aggiornato 03:30
Test Invalsi

Scuola: prove Invalsi per gli studenti della scuola media. Ecco cosa cambia

Prove invalsi: uno studente su tre ha copiato da un compagno e un docente su dieci ha suggerito le risposte. Ma dall’anno prossima cambia tutto: sarà vita dura per i ragazzi?

Prove Invalsi 2017
Prove Invalsi 2017 Foto: Shutterstock

ROMA - Quasi mezzo milione di studenti di terza media, hanno dovuto sottoporsi – nella giornata di ieri – alle prove Invalsi. Come sempre il risultato inciderà enormemente sulle votazioni finali di italiano e matematica. Ma niente paura: le cose stanno per cambiare drasticamente. In meglio o in peggio, dovrete giudicarlo voi.

L’ultimo anno di quizzoni?
Non è l’ultimo anno di prove Invalsi, ma il 2017 segna la fine di un’epoca di quiz svolti con determinati criteri. Dal 2018, infatti, ai test di italiano e matematica, si aggiungeranno anche quelli di lingua inglese. Inoltre, oltre agli scritti, ci sarà un colloquio al fine di accertare le competenze trasversali, come quelle di cittadinanza. E se questo non appare agli occhi degli studenti come una bella novità, c’è una modifica che piacerà a tutti: i risultati non incideranno più sul punteggio conclusivo. D’altro canto sono obbligatori se si vuole essere ammessi agli esami.

Tanti i ragazzi che copiano
Non è certo una novità veder ragazzi passarsi fogliettini da un banco all’altro. Si tratta di una pratica senza tempo né età. Ed è valido anche per la prova Invalsi. Secondo un sondaggio condotto da Skuola.net, più di uno studente su 3 ha confessato di aver copiato. Di questi l’8% addirittura tutto il compito.

Non tutti però hanno la possibilità di farlo
Copiare è la pratica più antica della storia dell’umanità studentesca. Ma, come ben sanno molti studenti, non sempre è facile riuscirci. Specie se si ha di fronte qualche professore carabiniere. Sembra, tuttavia, che con le prove Invalsi diventino molto più permissivi. Il sondaggio di Skuola.net, infatti, ritiene che un docente su dieci abbia addirittura suggerito le risposte esatte. Mentre un buon 20% ha cercato di fornire qualche indicazione. Resta, da tener conto che il restante 80%, è rimasto impassibile alle richieste d’aiuto dei poveri ragazzi.

Ma erano così difficili questi test?
Come sempre accade, c’è chi giura che i test fossero di una semplicità spiazzante e chi, al contrario, ritiene di essersi trovato in enorme difficoltà. I dati di Skuola.net ci dicono che il test di matematica sia stato tra i più difficili. Ben il 16% dei ragazzi gli ha dato il voto massimo in termini di difficoltà. E il 50% arriva – in un range da uno a dieci – a votarlo come 9.

Ma cosa serve la prova Invalsi?
E’ una domanda che si pongono molti genitori e studenti. Si tratta di test specifici scelti dal Ministero dell’Istruzione allo scopo di verificare il livello di alfabetizzazione in lettura e matematica. E gli italiani sembrano non essere messi poi così tanto bene. Dall’ultimo dossier del Ministero dell’Istruzione sembra infatti emerso che il punteggio medio delle prove Invalsi è di 6,9.

Una sintesi del percorso scolastico
«Gli esami conclusivi del I ciclo sono un momento di sintesi e di passaggio molto importante nella vita delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi – ha dichiarato Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione - A chi sta sostenendo le prove in questi giorni va un caloroso in bocca al lupo. Un grande ringraziamento va poi alle docenti e ai docenti che hanno accompagnato studentesse e studenti nel loro percorso di preparazione e che sono al loro fianco durante questi Esami».