29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Forse decisione dovuta a foto su Facebook

Doina Matei torna in carcere: sospesa la semilibertà

Da nove mesi Doina Matei vive in stato di semilibertà, dopo nove anni di carcere. Un profilo Facebook e delle foto che la ritraggono sorridente fanno decidere al giudice di revocare la semilibertà

Doina Matei torna in carcere
Doina Matei torna in carcere Foto: Shutterstock

ROMA – Prima il carcere, poi la semilibertà, ora di nuovo in cella. «Sono stata arrestata. Forse per i miei contatti su Facebook»: è Doina Matei a dirlo in un messaggio ai suoi avvocati, avvertendoli di essere stata fermata dai Carabinieri. La donna è stata condannata a sedici anni per l'omicidio di Vanessa Russo avvenuto nell'aprile del 2007, quando, nel tunnel della stazione metropolitana di Termini a Roma, la rumena uccideva con un'ombrellata in un occhio la 23enne romana.

La decisione del giudice
Non si tratta di un arresto, ma della revoca della semilibertà, concessa alla donna circa un anno fa, . A deciderlo è il giudice monocratico di Venezia, Vincenzo Semeraro, che, nella serata di ieri ha disposto la «provvisoria sospensione della semilibertà», senza addurre motivazioni specifiche. La decisione del giudice arriva, però, in seguito alla pubblicazione del quotidiano romano Il Messaggero delle foto che ritraggono la giovane romena in costume al mare, mentre passeggia, mentre si gode la sua semilibertà. Sempre sorridente. Doina, ottenuta la semilibertà, aveva aperto un profilo Facebook con una falsa identità sul quale aveva caricato le foto della sua (quasi) nuova vita.

La rabbia della famiglia di Vanessa
Sdegno e rabbia. Queste le sensazioni che le fotografie della giovane romena hanno suscitato in familiari e amici di Vanessa Russo, la 23enne rimasta vittima del gesto di Doina, quel 26 aprile di nove anni fa. Doina sorride, «il nostro dolore è sempre aperto, invece», fa sapere la famiglia di Vanessa. A pensarla così anche in tanti che hanno «imbrattato» la bacheca del profilo Facebook di Doina Matei con insulti e minacce alla donna.

La risposta degli avvocati
Come scrive Il Messaggero, Doina Matei è stata rintracciata dai Carabinieri e condotta nel carcere di Giudecca. Presto una udienza davanti al giudice del tribunale di sorveglianza per decidere se Doina continuerà a scontare la pena in semilibertà oppure se dovrà tornare in cella. Gli avvocati della donna si dicono fortemente contrariati dalla decisione del giudice e assicurano battaglia: «Chiederemo il ripristino delle condizioni di prima, magari con dei paletti per l'assistita affinché non si esponga mediaticamente».

Il pentimento di Doina
Solo poche ore prima del fermo, all'avvocato Carlo testa Piccolomini Doina aveva confessato di non sentirsi un'assassina e di non voler offendere la memoria di Vanessa mettendo sul social network le foto sorridenti di sé stessa in semilibertà: «Io in costume? Io a passeggio? Io su facebook che rido? Non c'è momento nella mia vita in cui non penso a Vanessa», diceva affranta la ragazza romena. «Ha commesso un peccato di vanità, ma Doina sta pagando per quello che ha fatto», spiega il suo avvocato. «Le voci, le polemiche, per le mie foto, messe là per una cerchia di amici, hanno dato un'immagine distorta di quello che sto vivendo», diceva Doina, «Io a Vanessa, a quello che è successo, a quello che ho fatto, penso tutti i giorni. Quel dolore fa parte della mia vita. Involontariamente ho procurato la morte ad una ragazza, di una ventenne come me allora. Non posso perdonarmelo. Ma non volevo farlo, non volevo farlo. Maledico quell'ombrello», commentava ancora la giovane romena la cui sorte ora si rimanda al giudice.