20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
all'orizzonte una possibile fusione

Lazio, l'appello di Cuoritaliani: «Non si sacrifichi il tribunale di Rieti per quello di Perugia»

Il capogruppo di Cuoritaliani, Daniele Sabatini, chiede al governatore Zingaretti di "farsi sentire"

All'orizzonte c'è una possibile fusione tra il Tribunale di Rieti e quello di Perugia.
All'orizzonte c'è una possibile fusione tra il Tribunale di Rieti e quello di Perugia. Foto: Shutterstock

ROMA - La possibile fusione del tribunale di Rieti con quello di Terni rischia di trasformarsi in un danno per il territorio reatino. Le preoccupazioni degli avvocati sono sostenute anche dal gruppo parlamentare Cuoritaliani.

Una fusione rischiosa per il territorio
«La preoccupazione sulla possibile fusione del tribunale di Rieti con quello di Terni, manifestata dagli avvocati reatini, è assolutamente condivisibile. Di fatto si vorrebbe chiudere Rieti per salvare la Corte d'Appello di Perugia che, con questa operazione, raggiungerebbe la soglia minima di utenza per sopravvivere, stabilita nel documento sulla revisione degli uffici giudiziari redatto dalla Commissione Vietti. Una manovra spregiudicata e penalizzante per il nostro territorio che non può lasciare indifferenti». E' quanto dichiara Daniele Sabatini, capogruppo Cuoritaliani in Regione Lazio.

Cuoritaliani chiede l'intervento di Zingaretti
Sabatini spiega che «è per questo raccogliamo l'appello dell'ordine forense affinché anche i rappresentanti politici e le istituzioni locali si mobilitino a sostegno del tribunale di Rieti: abbiamo già coinvolto i nostri parlamentari perché presentino interrogazioni per valutare tutti gli effetti di questo tentativo di esproprio ai danni del Lazio. Mi auguro che anche Zingaretti faccia sentire la propria voce su questa vicenda, a meno che non sia d'accordo di sacrificare Rieti sull'altare di Perugia".