20 aprile 2024
Aggiornato 16:30
avanti con la città-regione

Regione Lazio, Storace: «Più poteri a Roma Capitale»

Il leader de La Destra, Francesco Storace, contesta duramente il governatore Zingaretti. Ecco perché

ROMA - «Alla Pisana odiano Roma. La giunta regionale capitanata dal mancato candidato a sindaco, Nicola Zingaretti, non ne vuole sapere di concedere poteri propri alla Capitale d'Italia. E a poco sono valse le proposte e le proteste dell'opposizione di centrodestra su un tema che si trascina da almeno vent'anni». Così leader de La Destra, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e candidato sindaco di Roma.

Storace: Indietro le Provincie, avanti Roma
«Poco più di un anno fa sembrava che la regione Lazio volesse fare un passo in avanti nella discussione sui poteri per Roma: si ricorda una conferenza stampa di Zingaretti, alla presenza dell'allora sindaco Marino, e alla quale fui invitato, per presentare la proposta di legge della giunta regionale che devolveva poteri alla Capitale. Ma, nella legge di stabilità in discussione in queste ore alla Pisana, la maggioranza si è trovata di fronte al recepimento delle norme della legge Delrio, e Zingaretti - ha detto Storace - ne ha approfittato per mantenere in vita le Province dotandole di funzioni, competenze, personale (caricandosi però di qualche decina di lavativi in regione tra quanti non si sono mai recati al lavoro per sindacalismo e politicantismo), invece di dare poteri a Roma».

In primis il Campidoglio
«Governo del territorio, urbanistica, ambiente, turismo e cultura, ma anche - ha sottolineato Francesco Storace - trasporto pubblico su gomma e rifiuti, sociale, dovrebbero essere gestiti direttamente proprio dal Campidoglio e non più dal palazzone di via Cristoforo Colombo. Alle nostre proposte, hanno risposto ossessivamente di no. Vorrà dire che ne parleremo direttamente alla città, anche nella campagna elettorale che si approssima. Porteremo avanti questa battaglia fino al suo percorso naturale, che sta in una riforma della Costituzione che doti finalmente il Campidoglio di poteri legislativi come nelle regioni e come accade nelle maggiori capitali del mondo. Anche se la sinistra non vuole - ha concluso Storace - il voto per il Campidoglio dovrà trasformarsi nel referendum per la città-regione». (Fonte Askanews)