2 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Si attendono ulteriori esami

Omicidio San Lorenzo: Degenhardt ucciso da due persone

L'esame autoptico avrebbe rivelato che l'uomo è stato brutalmente picchiato da due uomini, con violenza tale da provocarne la morte

ROMA - Continuano le indagini sulla morte del manager tedesco a San Lorenzo. Potrebbero essere due, secondo gli inquirenti, i killer di Oliver Degenhardt, trovato morto in un appartamento di via dei Volsci. Secondo l'autopsia eseguito dal medico legale della Sapienza la morte di Degenhardt  sarebbe dovuta ad un'asfissia causata dai numerosi traumi al torace. Le fratture sarebbero state causate dai calci al petto inferti da almeno due persone.

L'esame autoptico
Dunque la morte del manager tedesco non sarebbe stata dovuta alle fratture alla testa e la ferita alla gola sarebbe il risultato della caduta. Fino a ieri i carabinieri del Nucleo Investigativo erano convinti che l'imprenditore avesse avuto un appuntamento con un uomo, rivelatosi poi il suo carnefice. L'esame autoptico, invece, porta gli inquirenti su altre strade: si apre, infatti, la pista del colpo messo a segno da due criminali riusciti a conquistare la fiducia del manager.

Tramortito e poi derubato
Degenhardt sarebbe stato tramortito in un primo momento con un colpo al capo e poi pestato brutalmente con calci al torace. Calci tanto violenti da provocargli la rottura delle costole e da impedirgli quindi di respirare. All'aggressione dell'uomo sarebbe seguita la rapina e l'incendio per cancellare le tracce. I due si sarebbero poi allontanati separandosi sotto il portone e disperdendosi tra le strade del quartiere.

I nuovi esami
Si attendono nuovi esami sulla salma, i quali potrebbero confermare le ultime ipotesi degli investigatori. C'è da capire in particolare se il manager abbia avuto rapporti sessuali quella sera, fatto questo che confermerebbe come il tedesco abbia volontariamente aperto la porta ai suoi assassini.