29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Parla Federico Rocca, responsabile enti locali

Sicurezza, FdI: Su zone a luci rosse Alfano e Gabrielli non sono d'accordo

Fratelli d'Italia denuncia l'incoerenza del governo in merito alla questione sicurezza: le linee guida espresse dal ministro Alfano si conciliano male con i tagli alla alle forze dell'ordine e alla chiusura dei commissariati

ROMA - Fratelli d'Italia punta il dito contro le linee guida sulla sicurezza presentate dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano. Secondo il responsabile enti locali di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Federico Rocca, quanto disposto dalle linee guida sarebbe infatti in contrasto con i provvedimenti che il Ministro starebbe assumendo. 

Il peso dei tagli ai fondi destinati alla sicurezza
Rocca sottolinea il fatto che sia impossibile portare avanti le direttive espresse nelle linee guida nel momento in cui il governo porta avanti massicci tagli alla sicurezza: «Si possono inasprire tutte le pene che vuole e introdurre altri tipi di reati ma se poi si chiudono i commissariati, si tagliano i fondi alle forze dell’ordine, ci sono sempre meno uomini e mezzi sul territorio, chi ci sarà a vigilare e a far rispettare l’elenco della spesa di Alfano?», spiega il responsabile di Fratelli d'Italia. 

Prefetto e ministro si confrontino
L'attenzione di Rocca si sposta poi sul tema caldo della prostituzione. Questo problema a Roma rappresenta «una vera piaga», spiega l'esponente di Fratelli d'Italia, e le posizioni a proposito sono discordanti tra il ministro Alfano e il prefetto di Roma Franco Gabrielli: «Quest’ultimo pochi giorni fa aveva ribadito con chiarezza il suo no a qualsiasi ipotesi di zone a luci rosse, iniziativa che al contrario il Ministro vorrebbe realizzare», continua Rocca. Quello che si auspica è che i due si confrontino e trovino un accordo, «al fine di esprimere una linea unica sull’argomento, poiché non si può superare il rischio di cadere nel favoreggiamento della prostituzione solo facendo un atto che istituisce dette zone sarebbe un modo ipocrita di aggirare la norma ma soprattutto per non risolvere ancora una volta il problema».