25 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Per FDI, svendita marchi porta a delocalizzazioni e perdita posti lavoro

Meloni: con Italcementi, un altro pezzo d'Italia svenduto ai tedeschi

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni commenta amaramente l'acquisizione di Italcementi da parte dei tedeschi di HeidelbergCement, attaccando il silenzio della politica in proposito

ROMA (askanews) - «Italcementi, 150 anni di storia e leader mondiale del settore, diventa tedesca. E' un altro pezzo di eccellenza industriale italiana che cambia bandiera, nel silenzio di una politica che con la scusa degli 'investimenti esteri' sta consentendo lo shopping industriale, spesso sottoprezzo, dei migliori marchi del Made in Italy». E' quanto afferma il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Made in Italy svenduto
«Dall'agroalimentare al lusso, dalla moda all'acciaio, dagli elettrodomestici a pneumatici ed auto, i marchi rimangono italiani ma i capitali, il cuore e il portafogli stranieri. Spesso questo si traduce in delocalizzazioni, perdita di posti di lavoro, rinuncia a know-how e brevetti: l'impoverimento di una Nazione nasce dalla fine delle sue industrie - conclude Meloni - e noi ci stiamo consegnando, pezzo dopo pezzo, ai nostri carnefici».

Tedeschi acquisitori
Questo il commento della leader di Fratelli d'Italia a proposito del passaggio di Italcementi sotto il controllo dei tedeschi di HeidelbergCement, che intendono accorciare le distanze rispetto al colosso franco-svizzero. Non a caso 10 giorni fa i tedeschi hanno presentato l'offerta per rilevare le attività indiane di LafargeHolcim e dovranno vedersela con gli irlandesi di CRH.

Obiettivo India
Heidelberg sta puntando sull'India, uno dei principali mercati del cemento, e solo due mesi fa ha rilevato JP Cements Sikandarabad. Con Italcementi compie un notevole salto in avanti in termini dimensionali e di copertura geografica. Il gruppo tedesco capitalizza in borsa oltre 12 miliardi di euro e la robusta offerta per Italcementi esprime una valutazione di borsa del gruppo italiano superiore ai 3,5 miliardi di euro.

Secondo gruppo al mondo
Il nuovo gruppo sarà il secondo al mondo nel cemento dietro LafargeHolcim, scalzando dal podio i cinesi di Cnbm e Anhui Conch. Tra i primi 10 produttori mondiali di cemento sei parlano cinese ma la loro attività è rivolta soprattutto al mercato domestico e così sono europei i grandi player globali con qualche presenza del Messico, Taiwan e Brasile.

Consolidamento del settore
L'acquisizione di Italcementi si inserisce nella fase di consolidamento dell'intero settore e molti analisti puntano su nuove integrazioni. Non a caso oggi le aziende del settore mostrano consistenti rialzi, a partire da quelle italiane. Se Italcementi vola per posizionarsi verso il corrispettivo di 10,60 euro, Buzzi sale di oltre il 6% e Cementir si apprezza del 4,40%. In Europa l'irlandese CRH registra un progresso dell'1,40%, la messicana Cemex sale di oltre due punti percentuali e l'indiana Jaipee un balzo di quasi il 7%.