27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Parla Luigi Vittorio Berliri, presidente del Coordinamento Casa al plurale

A Roma è allarme per le case famiglia

L'Assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, ha illustrato le maggiori entrate correnti vincolate per circa 11,5 milioni di euro, di cui oltre 10,7 milioni destinate alle politiche sociali, ma sui fondi da stanziare alle case famiglia ancora nessuna notizia né certezza

ROMA (askanews) - Nella delibera di variazione di bilancio 2015 del Campidoglio - arrivata ieri in Aula per l'inizio della discussione - sono state illustrate dall'Assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, le maggiori entrate correnti vincolate per circa 11,5 milioni di euro, di cui oltre 10,7 milioni destinate alle politiche sociali, ma sui fondi da stanziare alle case famiglia ancora nessuna notizia né certezza. A lanciare l'allarme è il presidente del Coordinamento Casa al plurale, Luigi Vittorio Berliri.

L'impegno di Casa al plurale
«Siamo certi - ha detto - che i fondi saranno stanziati, altrimenti la chiusura è dietro l'angolo, e a riguardo abbiamo ricevuto rassicurazioni dall'Assessore al Sociale Francesca Danese, soprattutto dopo la presentazione in Campidoglio del dossier sui costi delle case famiglia, siamo anche consapevoli del momento difficile che il Comune sta attraversando, ma non possiamo esimerci dal proseguire nel nostro impegno di dare voce a chi voce non ne ha: le persone in casa famiglia».

Rischio chiusura di molte strutture senza fondi
Come spiegato da Berliri «se le cose continueranno così, saremmo costretti, per mancanza di fondi, a chiudere numerose strutture. Nella delibera appena approvata per l'assistenza domiciliare si stanziano 22,18 euro all'ora: ottimo risultato, purtroppo però per le case famiglia il Comune continua a stanziare 2,88 euro per i minori e 8,10 euro per le persone con disabilità. Prima che sia troppo tardi, chiediamo un incontro congiunto con gli Assessori Scozzese, Danese e il Sindaco», ha concluso Berliri.