24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Furti

Rubato nuovamente il defibrillatore a Santhià

Per la seconda volta nell'arco di tre mesi l'apparecchiatura salvavita è stata rimossa dalla sua postazione

SANTHIÀ - Il defibrillatore di Santhià è stato rubato, nuovamente. I primi ad accorgersi che l'apparecchio non si trovava più nella sua teca sono state le dipendenti della farmacia comunale. Hanno avvisato subito Fabrizio Pistono, presidente della Pro Loco che, insieme all'associazione Fossalassa, avevano donato alla città di Santhià lo strumento medico. Sono stati quindi allertati i carabinieri e la polizia municipale che hanno avviato subito le ricerche e aperto un'indagine. L'apparecchiatura era stata installata agli inizi di aprile, su iniziativa delle associazioni santhiatesi Pro Loco e Fossalassa, che avevano sposato un progetto della Onlus Piemonte Cuore per installare postazioni per defibrillatori semiautomatici a Santhià. Pochi giorni dopo qualcuno lo aveva rubato, abbandonandolo poi nel parco Jacopo Durandi. Nessuno si capacita del gesto in quanto l'apparecchio non può essere rivenduto o utilizzato altrove. Dal numero di matricola, infatti, si risalirebbe subito alla sua provenienza.

Fabrizio Pistono ha commentato laconicamente la notizia: «È la stessa situazione della volta scorsa. Stanotte ho ricevuto la telefonata dalla farmacia e, a mia volta, ho fatto avvisare polizia municipale e carabinieri che ora sicuramente staranno facendo le indagini del caso. Il contenitore è chiuso solo da una fascetta facilmente rimovibile per poter accedere rapidamente al defibrillatore in caso di necessità. In tutta Italia sono presenti in tantissime piazze e vie, solo a Piacenza mi risulta ce ne siano più di trenta».

Il sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio, ha dichiarato che «gli agenti della polizia municipale stanno perlustrando attentamente la zona delle vie circostanti e del parco nella speranza sia stato abbandonato, come accaduto la volta scorsa. Nel frattempo si sta facendo una verifica con le telecamere della videosorveglianza per vedere se si riesce a capire qualcosa in più. Nell'eventualità non venisse più ritrovato si valuterà che cosa fare e se servirà prendere dei provvedimenti aggiuntivi, magari installando un'altra telecamera. La volta scorsa era stato ritrovato al parco giochi, ma non i responsabili dell'atto, uno scherzo decisamente poco gradito dalla città».