29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Riutilizzare le cave esaurite

Cigliano vuole un impianto di tiro a volo

L'ex area estrattiva in località Cascina Viazza dovrebbe essere la sede dove sorgerà un impianto sportivo di tiro a volo

CIGLIANO - La realizzazione di un impianto sportivo di tiro a volo al posto della cava in località Cascina Viazza. Per raggiungere questo obiettivo, l'amministrazione comunale di Cigliano ha pubblicato un bando per la concessione di una porzione dell'ex area di scavo per la costruzione dell'impianto sportivo. Si tratta di un nuovo annuncio, in sostituzione di uno emanato in precedenza che non aveva dato i frutti sperati dal Comune ciglianese. Una precedente aggiudicazione, infatti, era stata revocata a maggio dello scorso anno a causa della rinuncia della società vincitrice, per cause oggettive non riconducibili alla volontà di questa ditta.

IL SINDACO - Il sindaco Anna Rigazio ha spiegato che «il precedente bando aveva ricevuto delle offerte, ma per una serie di ragioni tecniche non è stato possibile raggiungere la completa definizione della concessione». Ora è stata sviluppata una «nuova proposta, facendo riferimento a dimensioni inferiori e con meno buche per il tiro a volo. La fidejussione stessa è inferiore, così da rendere più appetibile il progetto». L'impianto sportivo non ricoprirà l'intera superficie della ex cava. «Una piccola parte - chiarisce il primo cittadino - sarà destinata a piccole coltivazioni agricole, affidando la gestione a un'azienda o a una cooperativa. L'area è già stata individuata e sono in corso le valutazioni con alcuni contatti che si sono resi disponibili alla coltivazione».

IL BANDO - Il bando per l'impianto sportivo di tiro a volo prevede una concessione dell'area della durata di 30 anni, con la possibilità di rinnovo. La società che si aggiudicherà la concessione avrà tempo 3 anni dalla data del rilascio dei permessi di costruzione per realizzare la struttura. L'area, un tempo, era una cava utilizzata dalla società Cav ToMi per estrarre materiali inerti (ghiaia e pietrisco), necessari per le opere di costruzione della linea ferroviaria dell'alta velocità. Conclusi i lavori, la superficie era stata riportata a piano campagna, sua destinazione d'uso originale.