19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Corruzione

Indagato per corruzione il generale della Gdf Vito Bardi

Il comandante in seconda dei baschi verdi è finito nel mirino della Procura di Napoli. Nella stessa inchiesta è stato arrestato il comandante della Finanza di Livorno, Massimo Mendella

NAPOLI - Il generale Vito Bardi, comandante in seconda della Guardia di finanza, risulta iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta che ha portato questa mattina all'arresto per concussione del comandante della Gdf di Livorno, Massimo Mendella. Bardi risulta indagato, stando a quanto si è appreso, per una ipotesi di corruzione in vicende collaterali a quella finita al centro dell'indagine coordinata dai pm napoletani Henry John Woodocock e Vincenzo Piscitelli e relativa a presunte tangenti pagate da due imprenditori per ottenere verifiche fiscali addomesticate.

Allo scopo di verificare l'ipotesi accusatoria e raccogliere materiale utile agli accertamenti investigativi, gli inquirenti hanno disposto la perquisizione della casa e degli uffici del generale Bardi.

Il generale di Corpo d'Armata, Vito Bardi, è diventato comandante in seconda della Guardia di Finanza (in pratica, il numero due del Corpo) il 5 settembre 2013.

Bardi è subentrato al Generale di Corpo d'Armata Emilio Spaziante che è andato in pensione ed è stato arrestato con l'accusa corruzione nell'ambito della maxi inchiesta sulle tangenti del Mose.

Bardi, 63 anni, è originario di Potenza. Ha ricoperto, tra l'altro, l'incarico di Comandante Interregionale dell'Italia Meridionale.