28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Giustizia

Tribunale di Roma: Anemone «dedito abitualmente a traffici delittuosi»

Secondo gli inquirenti il gruppo ha messo in atto un uso «sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare erogazioni di tangenti e il reinvestimento dei proventi delle attività illecite»

ROMA - Diego Anemone è «dedito abitualmente a traffici delittuosi, in relazione al vivere abitualmente con proventi di attività delittuose: in un particolare contesto criminale che opera in altissimi ambienti istituzionali, con complicità e rapporti illeciti con esponenti delle istituzioni di massimo livello». E' questo scrivono i giudici del tribunale di Roma, sezione applicazione misure di prevenzione, in un passaggio del provvedimento di circa 40 pagine con il quale sono state sequestrate le società che gestiscono il complesso Salaria Sport Village.

TANGENTI CAMUFFATE - Secondo gli inquirenti - ricorda il collegio - il gruppo Anemone ha messo in atto un uso «sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare erogazioni di tangenti e il reinvestimento dei proventi delle attività illecite». Le indagini hanno portato alla luce - si aggiunge - «un fenomeno di corruzione esteso e sistematico che vedeva da un lato, una intera gerarchia di funzionari pubblici corrotti e dall'altro, un numero chiuso di imprese favorite, prime fra tutto quelle del gruppo Anemone». I giudici, presieduti da Guglielmo Muntoni, spiegano poi che a carico di Anemone è attribuita anche «la mancata dimostrazione della legittima provenienza dei beni». Nel decreto si ricorda anche che il prossimo 23 giugno è fissata l'udienza di contraddittorio tra le parti «per la decisione in merito alle misure personali e patrimoniali».

TUTTI I REATI DI ANEMONE - Anemone è «imputato di una serie di reati di corruzione propria, con i quali è stata realizzata la mercificazione delle pubbliche funzioni di Balducci e altri pubblici funzionari anche di altissimo livello in seno alla Protezione civile e ai Servizi segreti, destinatati di prebende finalizzate alla realizzazione del programma criminoso dell'associazione, associazione così efficiente e pericolosa da avere attuato infiltrazioni all'interno di quelle stesse autorità, sia di polizia sia giudiziarie, che avevano il munus istituzionale di reprimere quei reati e da avere attinto ministri della repubblica e personalità dei massimi livelli».