Milano dà l'addio a Gerardo D'Ambrosio
In molti hanno voluto dare l'estremo saluto al magistrato morto il 30 marzo a 83 anni, tra i quali il presidente del Senato Piero Grasso, e l'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani. Il ricordo più vivo della lunga carriera del giudice è legato alle inchieste su Tangentopoli
MILANO – In molti hanno voluto salutare per l'ultima volta Gerardo D'Ambrosio, il magistrato morto il 30 marzo a 83 anni in servizio fino al 2002 al Palazzo di Giustizia di Milano, tra i quali il presidente del Senato Piero Grasso, e l'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani.
La processione funebre silenziosa è interrotta solo dalle parole del presidente del Tribunale del capoluogo lombardo, Livia Pomodoro: «In lui professione e vita, ragione e sentimento, hanno costantemente illuminato l'esercizio della giurisdizione». Il ricordo più vivo della lunga carriera di D'Ambrosio è però legato alle inchieste su Tangentopoli e la cerimonia è stata l'occasione per rivedere insieme i membri del pool di Mani Pulite: Francesco Saverio Borrelli, Ilda Boccassini, Gherardo Colombo e Francesco Greco, che hanno presidiato la bara per alcuni minuti, mentre Antonio Di Pietro li ha seguiti isolato e in disparte: «Oggi vedo che sono in molti che lo ricordano parlando bene di lui, se lo avessero ascoltato di più anche quando era in vita forse sarebbe meglio, sia per la sua opera da magistrato sia per quella da senatore». Alla cerimonia civile è seguita quella nella chiesa di San Pietro in Gessate, proprio di fronte al Palazzo di Giustizia.