1 dicembre 2023
Aggiornato 08:00
Mafia

Alfano: «Cosa Nostra tentata da nuove strategie stragiste», il Pd: «Riferisca in Aula, il Paese rischia»

RP | RP | Il ministro dell'Interno: «Voglio manifestare tutta l'attenzione e la vicinanza dello Stato nei confronti dei magistrati palermitani oggetto di insidiose minacce. Lo Stato risponderà con tutta la forza di cui dispone». Il Partito democratico: «Ora apprendiamo che in pericolo sarebbe tutto il Paese. Servono risposte in Parlamento»

ROMA – Ieri il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a conclusione della riunione in Prefettura a Palermo del comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica, ha ammonito che da parte di Cosa Nostra, «non possiamo escludere che ci sia la tentazione di riprendere una strategia stragista, ma possiamo anche affermare che lo Stato metterà in campo ogni intervento di prevenzione e repressione».

LA TENTAZIONE STRAGISTA DELLA MAFIA - Quindi Alfano ha annunciato che «è stato reso disponibile» per la scorta del pm Nino Di Matteo, il dispositivo antibomba che blocca i segnali radio: «Voglio manifestare tutta l'attenzione e la vicinanza dello Stato nei confronti dei magistrati palermitani oggetto di insidiose minacce. Ogni attentato - ha detto Alfano -, ogni sfida a ciascuno dei magistrati palermitani è una sfida allo Stato cui lo Stato risponderà con tutta la forza di cui dispone. Lo Stato è più forte. Il nostro Paese è un grande Paese ed è in grado di contrastare Cosa nostra e la tentazione di nuove strategie stragiste».

STATO CON MAGISTRATI - Infine, rivolgendosi ai magistrati che reggono l'accusa della trattativa Stato-mafia, il vicepremier ha detto: «Lo Stato vi protegge, è dalla vostra parte. Ogni mezzo tecnico e meccanico di cui lo Stato dispone sarà messo a disposizione per la difesa della vostra vita».

PD, RIFERISCA IN AULA - Le parole del ministro dell'Interno hanno fatto balzare sulla sedia i deputati del Partito democratico: «L`Italia rischia una nuova stagione stragista? Il ministro dell`Interno, Angelino Alfano, riferisca subito in parlamento e informi tutti i cittadini. Servono garanzie sulla protezione del pm Nino Di Matteo e di tutta la popolazione», hanno dichiarano in una nota congiunta i deputati Michele Anzaldi, Donatella Ferranti, Danilo Leva e Walter Verini.

INFORMATI DA GIORNALI - «Il Parlamento ha appreso dalle prima pagine dei giornali - hanno spiegato i deputati del Pd - che la mafia, per mettere nel mirino il pm Di Matteo, potrebbe avviare una nuova campagna stragista. Si tratta di nuove rivelazioni gravissime, sulle quali serve immediata chiarezza in Aula. Se sono notizie che potevano essere rese pubbliche, è urgente che vengano riferite al parlamento. Qualora, invece, si tratti di informazioni da tenere riservate, il ministro spieghi in Aula come è stato possibile che siano state divulgate».

RISCHIA TUTTO IL PAESE - «Avevamo chiesto al governo di manifestare con i fatti la vicinanza al magistrato Di Matteo, in prima linea contro le minacce della malavita organizzata. Ora – hanno concluso - apprendiamo che a rischio sarebbe anche tutto il Paese, sulla base delle nuove informazioni raccolte dalle cimici che sorvegliano i boss. Servono risposte in Parlamento».