Servizi: Presto nuovi attacchi FAI, ma di loro sappiamo poco
L'avvertimento è arrivato direttamente dal direttore dell'Aisi - l'Agenzia di intelligence interna - Giorgio Piccirillo, ascoltato oggi dalla Commissione Affari costituzionali della Camera nell'ambito di un'indagine conoscitiva: Hanno fatto salto qualità, vogliono violenza anni '70 e '80
ROMA - Nel giorno in cui l'Italia ricorda i vent'anni dalla strage mafiosa di Capaci che uccise Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta e mentre a Brindisi ancora si cerca di fare luce sull'attentato che ha ucciso la giovane Melissa Bassi, arriva l'allarme dei Servizi segreti sulla possibilità, presto, di nuovi attacchi terroristici di matrice anarchica. Dopo «una breve fase di minore attivismo» e «una momentanea stasi dettata da esigenze di cautela», i Servizi si aspettano infatti «una graduale ripresa dell'offensiva delle sigle Fai, con nuovi attacchi agli obbiettivi indicati nei recenti documenti, come gli obbiettivi in Italia rappresentativi dello Stato greco e tutta la galassia Finmeccanica».
L'avvertimento è arrivato direttamente dal direttore dell'Aisi - l'Agenzia di intelligence interna - Giorgio Piccirillo, ascoltato oggi dalla Commissione Affari costituzionali della Camera nell'ambito di un'indagine conoscitiva. Con un avvertimento: i Servizi al momento non sanno chi né quanti siano i componenti delle cellule della Federazione anarchica italiana, militanti che non hanno ancora una vera struttura organizzativa e usano mezzi non convenzionali («un semplice messaggio, un tweet o un sms») per rimanere in contatto e scambiarsi informazioni.
Quella che sembrava una possibilità, se pur fondata, per i Servizi è invece una probabilità concreta, e cioè che la Federazione anarchica italiana - tramite il Nucleo Olga o qualche altra cellula ancora 'dormiente' - possa continuare la scia di sangue iniziata a Genova con la gambizzazione dell'ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi. Per l'intelligence infatti «oggi gli anarchici stanno facendo un salto di qualità, almeno la parte che ha deciso di operare direttamente» e «si vuole tornare dal punto di vista dell'aggressione al tipo di violenza degli anni '70 e '80», come dimostrano «i nominativi di esponenti di gruppi terroristici d'area attivi in quegli anni» citati nel documento rivendicativo dell'agguato a Adinolfi.
Per i Servizi la Fai «oggi rappresenta l'elemento più caratterizzante del fenomeno eversivo, contestativo e antagonista» e ha dimostrato una «determinazione a diversificare il ricorso all'attacco violento, includendo il ricorso alle armi e l'attacco alla persona». Ma il famoso «salto di qualità» è stato fatto con l'agguato di Genova - «ideologicamente già annunciato con documenti dei mesi precedenti» - dove è emersa «un'organizzazione allestita nella circostanza, il che è contro ogni logica anarchica», che ha spinto la Fai «un'area grigia, oggi difficile da distinguere, tra fenomeno brigatista e anarchico».
Dopo quello ad Adinolfi il Nucleo Olga-Fai aveva promesso 7 altri attacchi («un azione per ognuno degli altri fratelli greci componenti della 'Cellula dei membri prigionieri delle CCF/FAI», la Conspirazione greca delle Cellule di Fuoco) e i Servizi continuano a lavorare per prevenire e neutralizzare ogni minaccia. Con poche informazioni però, perchè l'intelligence interna, ha riferito Piccirillo, sa «pochissimo dal punto di vista organizzativo» della galassia anarco-insurrezionalista.
«Non esiste un'organizzazione», «i numeri sono difficili da quantificare» e su questi «siamo in difficoltà: negli ultimi tempi c'è qualche riferimento in più, perchè sono passati a una situazione più marcatamente organizzata. Esiste un collante ideologico - ha continuato il direttore dell'Aisi - che porta queste persone con un semplice messaggio, un tweet o un sms a trovarsi in quell'ora a quel posto e quindi è difficile sapere preventivamente chi partecipa a quell'attività. Abbiamo le nostre fonti informative che consentono di seguire queste attività, ma è un'informazione parziale legata ai singoli episodi. Il resto è complesso, proprio perchè non hanno una struttura: oggi che hanno iniziato a venire allo scoperto probabilmente si riuscirà ad avere un elenco di nomi».