24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Commissione CEI per le migrazioni

Immigrati, CEI: Sostegno dei Vescovi agli sfollati nordafricani in Italia

Nostro impegno è tutelarne diritti e promuoverne la cittadinanza. I presuli hanno voluto ricordare «il cammino di speranza che ha portato, attraverso la rivoluzione che ha investito il nord Africa» oltre 62.000 persone a sbarcare in Italia nel 2011

ROMA - . «A un anno di distanza non sono meno presenti alla nostra memoria le immagini di quei numerosi barconi carichi di uomini, donne e bambini, i numerosi cadaveri nella stiva di un barcone o trascinati dalle onde del mare sulla costa. Così come non possiamo dimenticare la solidarietà, la generosità di tanti volontari, il lavoro di tanti marittimi, l'accoglienza di Lampedusa e di molte parrocchie e diocesi italiane, unite a momenti di insofferenza e di paura» È quanto si legge in un documento diffuso dai vescovi della commissione Cei per le migrazioni (Cemi).

Oltre 62.000 persone sbarcate in Italia nel 2011 - I presuli hanno voluto ricordare «il cammino di speranza che ha portato, attraverso la rivoluzione che ha investito il nord Africa» oltre 62.000 persone a sbarcare in Italia nel 2011, 52.000 dei quali avendo come primo approdo l'isola siciliana. «Lampedusa - hanno spiegato i presuli - è stata un «segno di contraddizione» di un'Italia e di un'Europa che da una parte ha una ricchezza straordinaria di cultura, una profonda consapevolezza dei diritti, una ricca tradizione cristiana e che, in questa circostanza, ha rischiato di rinchiudersi, di respingere, di ricusare, di sollevare paure anziché accompagnare nuove e disperate storie di persone e famiglie.
«Le contraddizioni di Lampedusa - è scritto nel testo- sono le contraddizioni delle nostre comunità cristiane, incerte nella lettura di un fenomeno che sempre più cresce e investe i luoghi quotidiani della nostra vita, quale è la mobilità delle persone che cercano pace, reclamano diritti, fuggono dalla fame e dalla sete. Di tutte queste persone e famiglie - è la conclusione - la Migrantes è chiamata ad aiutare le Chiese locali a conoscere la storia e la cultura, a considerare l'esperienza cristiana come valore aggiunto nelle nostre parrocchie e comunità, A tutelare i diritti e a promuovere la cittadinanza, a costruire percorsi di dialogo ecumenico e religioso nel quotidiano».