20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Tribunale di Capri

Lavori Villa Caprile, nuova udienza del processo a Montezemolo

Processo per presunti abusi edilizi nella residenza di Anacapri che vede imputato Luca Cordero di Montezemolo, insieme all'amministratore della società Fisvi, Francesco Saverio Grazioli

NAPOLI - Nuova udienza, presso il Tribunale di Capri, del processo per i lavori di ristrutturazione nella Villa Caprile di Anacapri che vede imputato Luca Cordero di Montezemolo, insieme all'amministratore della società Fisvi, Francesco Saverio Grazioli. Il primo, in qualità di utilizzatore e frequentatore abituale della residenza, e il secondo in quanto titolare della società proprietaria. Entrambi sono accusati di violazioni urbanistiche e falso. Secondo l'accusa, i due avrebbero concorso nell'effettuazione di abusi edilizi all'interno della villa frequentata in estate da Montezemolo e di proprietà della Fisvi, società di cui l'ex presidente di Confindustria è l'azionista di maggioranza. Gli imputati, assistiti dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Sante Ricci, non erano presenti in aula.

Al centro dell'inchiesta due manufatti ritenuti abusivi - Davanti al giudice monocratico Alessandra Cataldi è sfilata una dei testimoni della difesa, l'architetto Rossella Ragazzini di Roma, progettista e direttore dei lavori effettuati a Villa Caprile, per i quali la stessa aveva già chiesto e ottenuto lo scorso anno il patteggiamento a 12 mesi pena sospesa. Processo rinviato al 7 maggio prossimo, per le conclusioni, per le richieste del pm e per la lettura della sentenza. Al centro dell'inchiesta due manufatti ritenuti abusivi scoperti e sequestrasti dalla polizia nel 2009 all'interno di Villa Caprile: un vecchio rudere ampliato e trasformato in dependance, successivamente autodemolito, e un'autorimessa seminterrata che era diventata l'abitazione del custode in virtù di un cambio di destinazione d'uso. Il pm titolare del procedimento è Milena Cortigiano della Procura di Napoli.